Juve-Empoli, l’annuncio di Allegri: “Out due titolarissimi!”

Alla vigilia di Juventus-Empoli, Max Allegri ha tenuto la consueta conferenza stampa: l’annuncio del tecnico bianconero.

La Juventus domani pomeriggio alle 18:00 torna all’Allianz Stadium dove ospiterà l’Empoli di Davide Nicola. I bianconeri sono alla ricerca della sesta vittoria consecutiva in campionato e soprattutto dei tre punti, importantissimi per mantenere la propria posizione in vetta, sempre in attesa della gara che l’Inter dovrà recuperare. Juventus ed Empoli non pareggiano una sfida in Serie A dal 19 marzo 2008; da allora 11 sono stati i successi dei bianconeri e solo due quelli toscani, incluso quello nella gara di ritorno della scorsa stagione.

Juve-Empoli, le parole di Allegri in conferenza stampa

Alle 14 Max Allegri ha tenuto la consueta conferenza stampa di presentazione del match, dove ha confermato l’indisponibilità di Chiesa e Rabiot. Di seguito le sue parole:

Juve-Empoli: la conferenza di Allegri
Allegri: l’annuncio in conferenza (lapresse) spazioj.it

Sull’arrivo di Djalò:

” Djaló ha fatto un pezzo con la squadra, sono state tutte le valutazioni fisiche visto che rientra dalla rottura di un crociato e piano piano lo inseriremo. Sappiamo l’importanza della partita di domani e cercheremo di fare il meglio”.

Sull’importanza della gara di domani:

“Abbiamo lavorato sui nostri limiti adesso stiamo bene fisicamente e mentalmente. L’Empoli ha cambiato allenatore, Nicola ha vinto in modo netto contro il Monza, domani bisogna avere grande rispetto sapendo che è una partita complicata”.

Sui dubbi di formazione:

“Credo che giocherà Miretti, ho un dubbio sugli esterni e in difesa visto che Danilo è diffidato”.

Su Chiesa:

“No Chiesa per domani non sarà disponibile, è stato una settimana fermo e cerchiamo di recuperarlo per l’Inter per noi è un giocatore importante e va recuperato”.

Sullo scontro diretto:

“Non è lo scontro diretto. Dopo Inter-Juve, chiamiamolo così, c’è anche il Milan. Ha fatto più punti dell’anno scorso e ha passato il periodo peggiore. Ha le carte per rientrare. Pensiamo a noi stessi. A fare i 3 punti. Non è facile. L’Empoli il primo anno vinse qui da noi. Ha qualità. E’ portata a giocare. Una volta giocata la partita, vedremo quanto fatto. L’importante è rimanere in equilibrio. E’ la cosa più importante”.

 

Sul calendario, poi il simpatico paragone tra Inter e Juve:

“Il calendario è così una volta giochiamo prima noi una volta gli altri, alla fine l’importante è fare punti. Noi dobbiamo pensare a noi stessi e cercare di dare continuità perché non è facile. Nella seconda parte della stagione è sempre più difficile fare punti. Complimenti a Sinner, partita straordinaria. Lui ha una carriera importante, davanti a un mostro sacro come Djokovic che ha fatto cose incredibili. Paragone? L’unica cosa che potrei dire è che noi per l’età noi potremmo esser Sinner e loro Djokovic però non lo se eh poi sono permalosi la prendono a male”.

Su Miretti:

“Fabio è un ragazzo del 2003, quest’anno ha già giocato 15 partite. Ha più di 50 partite nella Juventus e giocare nella Juve a quell’età non è semplice. Fa delle cose buone e delle cose meno buone com’è normale che sia. Per le potenzialità che ha può fare molto meglio, ha fatto delle cose importanti, ha segnato. Va lasciato crescere perché è normale che si abbiano momenti di down ma fa parte del periodo di crescita e di raggiungere una maturità”.

Sul momento della Juve:

” La squadra è omogenea ha voglia di fare bene, di lavorare, di migliorare. È una squadra che sta crescendo e ha voglia di fare qualcosa di importante”.

Sulla quota scudetto:

“Mi trova in difficoltà. Con questi punti è difficile dirlo. Stiamo facendo un percorso, siamo molto contenti e non bisogna accontentarsi. L’Inter è la squadra forte, ha fatto tanti punti. Essere vicini a loro è motivo d’orgoglio. Non bisogna allora accontentarsi, ma stanno facendo cose straordinarie. Viene da trofei, dalla finale di Champions. Confrontarsi con loro è bellissimo. Facciamo un percorso diverso”.

Sul distacco dall’Inter:

“A me pensare troppo, meno quattro, più due, meno cinque non mi piace, la cosa importante è la partita di domani con l’Empoli, noi dobbiamo mantenere nel nostro ritmo ordinati poi dopo domani avremo un giorno e mezzo di recupero e poi penseremo all’altra partita”.

Sulla differenza tra Yildiz e Chiesa:

“Yildiz ha fatto molto bene in queste partite rispetto a Federico strappa meno, chiesa è un giocatore unico nel suo modo di giocare, lui a volte gioca sugli esterni, Yildiz è piu da dentro al campo. È un buon giocatore e va lasciato crescere”.

Su cosa ha scaturito il sorpasso:

 “Abbiamo passato una settimana serena, non ci siamo resi nemmeno conto. L’Inter ha una partita in meno e ripeto il Milano può entrare tranquillamente nella corsa dei primi tre posti. È inutile stare a pensare tra tre mesi, il calcio è bastardo bisogna pensare volta per volta. Noi dobbiamo lavorare sereni e dobbiamo cercare di migliorare sempre”.

Sullo scudetto:

 “Il traguardo impossibile non era riferito allo scudetto è una condizione mentale. Bisogna credere in quello che si fa, poi se ci saranno squadra più brave di noi applaudiremo. La perfezione non esiste però bisogna credere di poterla raggiungere in modo tale da credere ancora di più in quello che si fa”.

 Su Kean:

“Kean sta riprendendo a lavorare, momentaneamente è un giocatore della Juve adesso vedremo in questi ultimi giorni di mercato cosa succederà”.

Su Milik:

“Milk è sereno perché sta bene sia fisicamente che mentalmente, è un giocatore affidabile di grande tecnica ed è risultato determinante in alcune partite. Dobbiamo avere questo spirito. Arrivare in fondo e l’anno prossimo giocare la Champions. Obiettivo comune di tutti. Più partite giochiamo e più c’è possibilità per tutti”.

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