Allegri: “Roma squadra scorbutica”, poi sul recupero di Chiesa

Verso Juve-Roma, Max Allegri oggi alle 14:00 ha presentato il big match contro i giallorossi nella consueta conferenza stampa alla vigilia dello scontro diretto.

La Juventus per l’ultima partita del 2023 sarà impegnata nel big match contro la Roma che si giocherà il 30 dicembre alle 20:45 all’Allianz Stadium. Dopo la vittoria contro il Frosinone i bianconeri vogliono chiudere l’anno con un’altra vittoria e soprattutto con tre punti in più in classifica per evitare di distaccarsi troppo dal primo posto, momentaneamente occupato dall’Inter.

Verso Juve-Roma: le parole di Allegri in conferenza

Alla vigilia del match Max Allegri ha tenuto la conferenza stampa di rito dove ha presentato la gara di domani sera, di seguito le sue parole:

Sulla partita di domani contro la Roma:

“Siamo in un buon momento però come sappiamo tutti il calcio vive di equilibri e bisogno stare con i piedi per terra. Bisogna pensare partita per partita dopo queste due vedremo come saremo messi in classifica. Domani affronteremo la Roma che una squadra scorbutica che non ti da vantaggio che se non stai attento ti fa uscire dalla partita poi hanno un allenatore che sa come vincere”.

Sugli infortuni:

“A parte De Sciglio, Alex Sandro e Kean, gli altri stanno tutti bene. Non va scordata nemmeno la Coppa Italia. La priorità ora è il calcio, alle festre ci penseremo. Le disattenzioni in questo periodo sono dietro l’angolo. A destra possono giocare sia Weah, sia McKennie con Miretti mezzala. Abbiamo diverse soluzioni. Chiesa sta meglio”.

Conferenza Max Allegri
Juve-Roma: conferenza Allegri (lapresse) spazioj.it

Sulla fase difensiva:

“Abbiamo subito dei gol facili a Frosinone e a Genoa e non siamo abituati. Ne abbiamo parlato e speriamo di far meglio domani. In queste gare i dettagli fanno la differenza. L’importante è tornare ad avere paura di prendere gol per evitare di fare errori di leggerezza”.

Sul lavoro fatto fino ad ora:

“Sono contento del lavoro che abbiamo fatto, sono soddisfatto ma non abbastanza. Io sono molto legato ad Andrea e a chi ha lavorato per la Juve. Questo è un percorso lungo, abbiamo lavorato come mi hanno insegnato alle Juve passano i giocatori, gli allenatori, i presidenti ma la Juve resta. Adesso dobbiamo pensare a fare bene e ai nostri obiettivi tra cui c’è la Champions che lo scorso hanno c’hanno vietato perché eravamo arrivati terzi”.

Sul rinnovo:

“Io alla società non dico nulla bisogna essere concentrati su quello che stiamo facendo. Non bisogna esaltarsi né deprimersi perché le cose cambiano in un attimo. Stiamo facendo un percorso, dove stanno giocando bravi ragazzi, mi esprimo calcisticamente anche sulla decisione del decreto crescita, la Juve sta lavorando su questo da tanti anni quindi deve stare solo tranquilla”.

Su cosa preoccupa di più per domani e sui giovani:

“La preoccupazione è che è uno scontro diretto contro la Roma che è una squadra forte che punta ad uno dei primi quattro posti come noi, che ha battuto il Napoli 0-2. Per quanto riguarda i ragazzi sono contento perché la Juve li ha fatti crescere ed ora abbiamo un bel patrimonio”.

Su Yildiz titolare:

“Domani mattina deciderò chi fra giocare, al momento la cosa più importante è che stiano tutti bene fisicamente e mentalmente. Non bisogna pensare a lungo termine il futuro è domani ed è la Roma”.

Sulla differenza tra Lukaku e Vlahovic:

“Non lo so perché io Lukaku non l’ho mai allenato. Vlahovic è importante per la Juve dal momento in cui è stato acquistato. Sta crescendo ha fatto una bella partita contro il Frosinone e può solo che continuare a migliorare”.

Su Kostic in affaticamento:

“Non penso. Iling è un cambio importante, ma Kostic è sempre un giocatore molto affidabile. Non ha picchi elevati di rendimento, ma quando è in campo è molto affidabile. Ed è quello che conta”.

Sul paragone con Mou e Ancelotti:

“Nel calcio non c’è un’assoluta verità , è una variabile impazzita quindi credo che Carlo sia un allenatore fantastico, eccezionale e lo dimostrano i numeri. Stessa cosa vale per Josè a parlare sono i risultati. Essere accostato a loro per me è motivo di orgoglio perché quando io ho iniziato ad allenare loro già avevano vinto tanto. Quando io allenavo il Cagliari, Mourinho vinceva con l’Inter”.

Su Vlahovic:

“Vlahovic sta crescendo quando hai una età medio giovane è normale che la squadra può solo che crescere soprattutto quando l’ambiente è sereno “.

Sull’importanza del risultato:

Si gioca per il risultato. Anche voi lavorate per il risultato se Vlahovic gioca e fa gol ha giocato bene se gioca ma non fa gol ha giocato male. Senza risultato non avrebbe senso, non ci sarebbero punti”.

Su Chiesa:

“Chiesa ha avuto questo intoppo ma ora sta meglio, stamani era bello pimpante. È un giocatore importante come tutti. I risultati si ottengono lavorando sui nostri limiti e mettendo gli obiettivi personali al servizio della squadra. Il risultato importante per la Juve è che l’anno prossimo per un livello tecnico ed economico deve tornare a giocare la Champions”.

Sul desiderio per questo 2024:

“Spero di star bene e di continuare a lavorare con divertimento continuando a fare risultati, che è la cosa più importante”.

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