Manca poco alla sfida tra Juve e Inter, subito si incendia la rivalità tra le due società: arriva l’attacco ai nerazzurri.
La Juventus si prepara al big match contro l’Inter al termine della sosta nazionali. All’Allianz Stadium di Torino andrà in scena la partita tra due squadre di vertice pronte a contendersi il primato.
In caso di vittoria per i bianconeri, infatti, significherebbe sorpasso ai danni dei nerazzurri e primo posto in classifica a una lunghezza di distanza. Qualora dovesse vincere l’Inter, invece, significherebbe allungo sulla squadra di Allegri e primo grande passo verso lo scudetto.
Juventus-Inter non è mai una partita banale. Il Derby d’Italia si è sempre rivelato un match che ha significato tanto e che trasforma una semplice sfida in una rivalità storica. A confermalo non c’è soltanto già un’atmosfera calda, ma anche le dichiarazioni rilasciate da entrambe le sponde.
Giocatori, società, tifosi: Juventus-Inter è anche e soprattutto questo. Da Calciopoli, poi, tutto è cambiato e la rivalità si è inasprita. A scendere in campo per dire la loro, spesso e volentieri, due protagonisti: Luciano Moggi e Massimo Moratti.
Moggi, ex Direttore Generale della Juventus, non ha mai nascosto i suoi peccati ammettendo tutta la rete costruita a favore dei risultati per i bianconeri quando lui era personalmente al comando. Inoltre, ha sempre difeso la società a spada tratta senza mai tirarsi indietro.
Ancora una volta, infatti, a pochi giorni dalla sfida torna a parlare del suo nemico sul campo Massimo Moratti. Anche l’ex presidente dell’Inter non ha mai perso occasione di menzionare la Juventus e attaccarla, accendendone la rivalità.
Juve-Inter, l’attacco di Moggi a Moratti
Proprio in occasione del big match Moggi ha risposto a Moratti sulla questione Calciopoli, uno tra gli argomenti più caldi tra le due società. L’ex Dirigente Generale bianconero, a TMW, non manca di ricordare a Moratti quanto sia in errore:
Ogni volta Moratti comincia a sproloquiare, dice cose errate e sono stufo. Racconta che combatteva in un campionato dove non poteva fare niente perché c’erano poteri occulti, non dice che compravano giocatori di livello basso.
Poi prosegue accusando l’ex presidente sulla questione passaporti:
Se Moratti era così tanto sicuro di avere la pulizia in società perché non ha rinunciato alla prescrizione? Basti pensare alla storia dei passaporti e tanto altro, altrimenti mi fa dire cose che sono antipatiche. Alcuni soggetti si adattano alle domande senza senso che vengono poste da qualche giornalista.