“Umiliati”: Calciopoli, grandissima frecciata di Moratti

Massimo Marotti, ex presidente dell’Inter torna a parlare della vicenda Calciopoli, attraverso una lunga intervista.

La vicenda di calciopoli va avanti da ormai troppi anni ed ha contribuito senza dubbio ad alimentare l’astio tra Juventus ed Inter. Tanti i ricorsi fatti dalla società bianconera tra cui l’ultimo a cui la Juventus ha deciso di ritararsi.

Il 21 agosto scorso, il Consiglio di Stato aveva respinto il ricorso sull’assegnazione del titolo 2006 all’Inter, la Juventus quindi ha di conseguenza ritirato la parallela richiesta di risarcimento attraverso un documento ufficiale firmato dal presidente della Juventus Gianluca Ferrero. Una decisione che ha chiuso ufficialmente una lunga vicenda durata ben 17 anni.

In merito alla vicenda Massimo Moratti, ex presidente dell’Inter, protagonista di quella che è stata Calciopoli nel 2006 ha rilasciato una lunga intervista alla Gazzetta di Parma, dove oltre a ripercorrere tutta la sua carriera a capo del club dei nerazzurri, ha risposto anche ad alcune domande proprio su tutto quello che successe in quel  lontano 2006.

La situazione sicuramente non è stata facile da gestire, soprattutto per lui che era il presidente e nelle sue parole traspare tutto il suo dispiacere di quegli anni.

Moratti a cuore aperto su Calciopoli: l’intervista

Moratti ha definito quanto vissuto durante l’Era Calciopoli come il momento più doloroso di tutta la sua guida dell’Inter: “Calciopoli è un colpo al cuore per tutto il movimento” ha dichiarato senza troppi giri di parole.

Le parole di Moratti su Calciopoli
Calciopoli: le dichiarazioni di Moratti (ansa) spazioj.it

L’ex presidente ha raccontato di quanto siano stati difficili per tutti quegli anni, ma soprattutto per l’Inter, che è stata privata di diverse vittorie che si erano portati a casa meritatamente e avevano vinto sul campo.

L’ex nerazzurro c’ha tenuto a sottolineare come il club interista sia uscito umiliato da tutta quella storia, però ha poi aggiunto che alla fine tutte le avversità affrontate poi hanno portato a generare nuove forze e nuovi inizi, una filosofia che sicuramente stimola molto.

Moratti poi ha proseguito ammettendo anche cosa non ha proprio tollerato di tutta quella situazione surreale: “In quegli anni vivemmo la sensazione di far parte di un gioco più grande di noi, dove tutto era deciso secondo regole delle quali eravamo all’oscuro” ha dichiarato, poi ha continuato a commentare dicendo che partecipare al campionato era diventata quasi una sensazione opprimente.

Moratti però non si è dichiarato molto sorpreso da Calciopoli in sé, la vera cosa che l’ha lasciato senza parole è stata senza dubbio tutta l’omertà che gran parte del calcio aveva costruito per anni intorno a questa vicenda che poi è continuata per circa 20 anni.

 

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