“Inammissibile”: l’ex Juve a valanga su Fagioli e il caso scommesse

Nicolò Fagioli è stato condannato a sette mesi di squalifica da parte della giustizia sportiva in seguito al caso scommesse: arriva il commento dell’ex Juventus sulla vicenda. Le parole rilasciate a La Gazzetta dello Sport fanno discutere i tifosi.

La Juventus dovrà attendere un bel po’ per avere nuovamente a disposizione Nicolò Fagioli: primo nome uscito allo scoperto in merito al caso scommesse, il centrocampista bianconero è stato condannato dalla giustizia sportiva per sette mesi di squalifica. Per questo, Fagioli potrà rimettersi tra i convocabili soltanto nell’ultima giornata della stagione in corso. Stagione praticamente finita per il calciatore, che ha confessa tutto davanti agli inquirenti, patteggiando anche la pena. Poteva essere ben più pesante la mano da parte della giustizia sportiva, che intanto va avanti per cercare di fare luce anche sugli nomi coinvolti (Tonali e Zanioli, ndr) e per capire se il caso si allargherà a macchia d’olio nella nostra Serie A.

Intanto, un ex bianconero come Gianluca Zambrotta ha parlato di un’inchiesta che ha praticamente sconvolto il calcio italiano, in un momento comunque non brillantissimo per il movimento (considerando i risultati della Nazionale Italiana negli ultimi anni, ndr), soffermandosi sulla piaga della ludopatia. Scopriamo insieme cos’ha avuto da dire l’esterno campione del Mondo con l’Italia a Germania 2006 a riguardo.

Zambrotta parla del caso scommesse: il suo commento riguarda Fagioli

Il caso Fagioli, dopo la squalifica per positività al doping di Paul Pogba, è certamente un fulmine a ciel sereno per il tecnico Massimiliano Allegri, che ha a disposizione una Juve con alternative difatti annullate per questioni esclusivamente legate a episodi extra-campo.

L'ex Juve a valanga sul caso scommesse
Zambrotta parla del caso Fagioli – LaPresse – spazioj.it

A esprimere il proprio punto di vista in merito è stato nei giorni scorsi l’ex calciatore della Juventus, Gianluca Zambrotta, che ha rilasciato un’intervista ai microfoni de La Gazzetta dello Sport. “Non si può arrivare a piangere in panchina, non per un passaggio sbagliato ma per i debiti”, ha dichiarato Zambrotta nel corso del suo intervento, sottolineando però come il ragazzo vada aiutato e non condannato a priori. “Io non ho mai avuto questo vizio e l’abitudine alle scommesse non era così diffusa ai miei tempi: c’erano meno tentazioni in quegli anni”, ha poi aggiunto l’ex esterno dei bianconeri, che ha posto l’accento su una piaga sociale – come quella della ludopatia – che va affrontata con tutti gli strumenti necessari, al fine di tutelare chiunque abbia questo tipo di problema, nel calcio come nella vita di tutti i giorni.

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