Decreto Crescita, può cambiare tutto: il rischio per la Juve

Il termine del Decreto Crescita avrà conseguenze piuttosto rilevanti nelle casse e nelle manovre future della Juventus.

In data odierna, il Governo avrebbe stabilito che a partire dalla Finanziaria del 2024, verranno tagliate alcune agevolazioni fiscali in ambito sportivo, incluso il Decreto Crescita.

La notizia ha certamente sconvolto le società calcistiche di Serie A, che in tal caso non potrebbero più fare affidamento sulla riduzione del 50% delle tasse sugli acquisti dei cartellini di giocatori provenienti dall’estero, oltre che sui loro ingaggi annuali.

Juventus, le conseguenze senza il Decreto Crescita: il caso Weah

L’eventuale abolizione del Decreto Crescita, però, non interesserebbe solamente le manovre future dei club italiani, bensì anche operazioni portate a termine nel più recente passato. Difatti, nonostante la scelta del Governo parrebbe avere i suoi effetti a partire dall’1° gennaio del 2024, essa potrebbe comunque coinvolgere ogni tesseramento dallo scorso 1° luglio ad oggi.

Juve, emergono problemi sull'acquisto di Weah
Weah, Juve costretta alla spesa extra senza il Decreto Crescita – LaPresse – SpazioJ.it

Nel caso della Juventus, tale retroattività la colpirebbe meno pesantemente rispetto ad altre sue rivali, quantomeno nell’immediato. In estate, solo Timothy Weah è approdato a Torino dall’estero. Pertanto, se la decisione diventasse ufficiale, la Vecchia Signora sarebbe costretta a sborsare ulteriori milioni per le tasse dell’acquisto dello statunitense, non previsti inizialmente al momento dell’accordo con il Lille.

Il possibile cambiamento avrà sicuramente un peso specifico maggiore nei ragionamenti del DT bianconero Cristiano Giuntoli, che ne dovrebbe tener conto già nel prossimo mercato di riparazione invernale.

AGGIORNAMENTO ORE 16,45: Stando alle ultime indiscrezioni di Calcio&Finanza, la decisione sulla Finanziaria del 2024 non dovrebbe avere alcuna conseguenza per le società sportive italiane. Nel comunicato pubblicato stamane a margine della manovra, si precisa infatti come rimangano invariate disposizioni per i ricercatori, professori universitari e lavoratori dello sport già previste“.

I club calcistici potrebbero dunque continuare a godere della minore tassazione prevista dal Decreto Crescita. In ogni caso, la Lega Serie A sembrerebbe aver chiesto al Governo un incontro volto a chiarire i dubbi emersi in seguito alla diffusione della notizia.

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