Chiesa: “Allegri mi chiede di giocare vicino alla porta”, poi sul rapporto con Vlahovic

La Juventus ritrova il sorriso e i tre punti. Dopo il ko con il Sassuolo, i bianconeri si riscattano in casa battendo il Lecce.

La Juventus di mister Massimiliano Allegri ritrova la vittoria nel turno infrasettimanale. Dopo lo scivolone con il Sassuolo, la squadra bianconera torna ad assaporare il dolce gusto dei tre punti mettendo al tappeto il Lecce di Roberto D’Aversa. La Juventus ha fatto suo il match all’Allianz Stadium con il punteggio di 1-0, maturato dalla rete siglata nella ripresa da Arek Milik.

Chiesa commenta la vittoria

Dopo Massimiliano Allegri e Arek Milik, è stato Federico Chiesa a parlare ai microfoni di DAZN. L’attaccante bianconero ha commentato così la vittoria sul Lecce: Quando giochi e indossi la maglia della Juve, le responsabilità le hai. Siamo la Juve, la responsabilità c’è ed è tanta. Nello spogliatoio abbiamo giocatori che hanno tanta leadership, e giocatori che vogliono dimostrare di essere all’altezza. Siamo partiti con grande entusiasmo, c’è la voglia di arrivare nelle prime quattro per giocare la Champions il prossimo anno”.

Chiesa analizza nel dettaglio: “In questo inizio di campionato abbiamo dimostrato che il calcio moderno è fatto di pressing. Oggi eravamo un po’ sulle gambe, e lì c’è da capire che c’è da aspettare. Non si può sempre pressare, ma stiamo cercando di remare tutti su questa strada, come vuole il mister. Poi dentro la partita c’è da capire di essere equilibrati”.

Le direttive di Allegri: “Il mister mi ha detto che devo stare più vicino alla porta. Mi trovo bene con Vlahovic, ma anche con Milik e Kean”.

Il rapporto con Vlahovic: “Abbiamo un rapporto speciale da quando eravamo a Firenze. Io sono andato alla Juve e lui ha continuato la sua crescita, poi è arrivato qui con me. Non posso dirvi cosa gli ho detto in campo”.

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