Agnelli, attacco frontale alla giustizia sportiva: seguirà l’esempio di un altro ex Juve

Andrea Agnelli non si arrende e sfida la giustizia sportiva. Il piano è quello di seguire l’esempio di un altro ex dirigente bianconero.

Se la Juventus pare aver chiuso il capitolo riguardante la giustizia sportiva italiana, che durante questa stagione gli è costato 10 punti di penalizzazione, Andrea Agnelli ex presidente bianconero sta invece vivendo una situazione ben diversa da quella del club. Proprio lunedì Agnelli è stato squalificato per 16 mesi a causa dell’inchiesta sulla manovra stipendi, dopo aver avuto una condanna di 24 mesi per le plusvalenze in merito alle quali l’ex presidente era intenzionato a fare ricorso al Tar.

Tutto Sport, ha riportato la decisione di Agnelli che avrebbe scelto di rinunciare alla sospensivain cambio della garanzia di una rapida discussione nel merito. Ovvero, la richiesta è quella di avere una valutazione circa la compatibilità dell’ordinamento di giustizia sportiva con la normativa dell’Unione Europea entro il mese di ottobre.

Allegri segue l’esempio di Giraudo, ex dirigente bianconero

Ad ottobre, una sottocommissione specializzata del Tar valuterà il ricorso di Antonio Giraudo, ex dirigente bianconero, in merito al suo ergastolo sportivo, che va avanti dei tempi di Calciopoli.

Andrea Agnelli contro la Giustizia Sportiva
Agnelli segue l’esempio di un ex Juve (ANSA) SpazioJ.it

Giraudo, con il suo ricorso intende mettere sotto accusa l’intero impianto della giustizia sportiva italiana e a quanto pare Andrea Agnelli seguirà esattamente la sua stessa strada. Alcune voci erano convinte che questa situazione fosse il risultato di un accordo tra gli avvocati di Agnelli e quelli della Figc, che si era costituita in giudizio nell’udienza per il non accoglimento dell’eventuale richiesta di sospensiva. Un’intesa che poi è stata immediatamente smentita all’Ansa, da parte della stessa Federcalcio.