Pirlo si racconta: “Conte uno dei migliori”, poi il commento su Ronaldo

REGGIO NELL'EMILIA, ITALY - MAY 19: Andrea Pirlo head coach of Juventus celebrates the victory during the TIMVISION Cup Final between Atalanta BC and Juventus on May 19, 2021 in Reggio nell'Emilia, Italy. (Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images for Lega Serie A)

L’ex giocatore e allenatore della Juventus, Andrea Pirlo, si è raccontato nel corso di una lunga intervista al Daily Mail. Nell’intervista, ha parlato molto anche del suo periodo bianconero, soffermandosi anche sulla sua breve esperienza da allenatore. Di seguito quanto riportato:

Ambizioni: “Fortunatamente, come giocatore, ho vinto molto, ho ottenuto quello che volevo, come allenatore vorrei fare lo stesso. Sono qui per migliorare ma l’ambizione è arrivare in una grande squadra, vincere la Champions League. Perché se non hai ambizioni, meglio restare a casa”.

Fare l’allenatore: “Quando facevo il calciatore, era più facile, pensi solo a giocare bene. Quando sei un allenatore, devi capire tutto. Quindi è un lavoro difficile, è un lavoro diverso perché sono un un allenatore giovane e devo lavorare bene. Ogni giorno è importante per migliorare, come per i giocatori”.

Pirlo a tutto tondo sulla Juve: da Conte a Ronaldo

Regole e disciplina: “Ho imparata a non essere una persona snob, ma devi fare capire che sei un allenatore, non un ex giocatore. A livello di gestione dello spogliatoio ho tre o quattro regole. Non mi piacciono i cellulari prima della partita e che i giocatori arrivino tardi alle riunioni. Se arrivano in ritardo, non giocano. Quando sei in campo, devi lavorare al 100%. Dopo, puoi fare quello che vuoi”.

Un suo maestro, Conte: “Da lui ho imparato tante cose, per me è stato molto importante capire la sua mentalità perché è stato uno dei migliori allenatori della mia carriera. La mentalità vincente è la chiave”.

Cosa ha imparato da Ancelotti: “E’ molto calmo, ha un buon rapporto con tutti i giocatori e ha sempre una parola per tutti. E’ importante perché se alleni una grande squadra, devi capire quando devi parlare e quando no”.

Il rapporto con Cristiano Ronaldo: “Per me è stato facile lavorare con lui. E’ un bravo ragazzo, molto professionale. Voleva giocare e segnare in ogni partita. Non abbiamo avuto problemi, ma il calcio cambia molto velocemente, anche l’età. Forse ha avuto un problema con un’altra squadra, ma per me è stata una bella esperienza”.

Felice Luongo