
TURIN, ITALY - JANUARY 19: Federico Chiesa of Juventus scores a goal during the Coppa Italia match between Juventus and Monza at Juventus Stadium on January 19, 2023 in Turin, Italy. (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)
Un anno e poco più. Tanto è durato il calvario di Federico Chiesa. Tanto lungo è stato l’intervallo di tempo intercorso tra l’ultimo gol segnato prima dell’infortunio e quello di ieri sera.
La rete contro il Monza, che oltretutto è valsa una qualificazione, ha un sapore speciale.
Quello scatto assume valore se si pensa che il tutore e le stampelle sono state protagoniste indiscusse del suo 2022.
La forza esibita nel resistere all’avversario ci fa sorridere – di un sorriso al sapor di stupore – se pensiamo a quanto ha sofferto in palestra nelle settimane prima del ritorno in campo.
E poi quel tiro, così perfetto da sembrare quasi il giusto premio per chi ha speso una vita dietro alla sfera che rotola e tutto d’un tratto ha dovuto farne a meno. Anche se solo per una decina di mesi: non proprio pochi, in realtà, per chi si nutre dell’odore dell’erba e del suono di un pallone.
Il gol di Federico Chiesa – diciamocela tutta – è un premio anche per gli amanti del calcio, che non meritavano di perdere un calciatore così.
Nel frattempo la Juve gongola, Mancini anche. I cultori del pallone possono tornare ad esercitare il loro credo. La Chiesa pare davvero essere tornata al centro del villaggio.
PIERFRANCESCO VECCHIOTTI
This post was last modified on 20 Gennaio 2023 - 18:30 18:30