“Mi aspettavo questo da Allegri”, la stoccata dell’ex attaccante

Nicola Amoruso ha parlato della Juventus di Allegri e degli alti e bassi che sta vivendo in questa stagione. L’ex attaccante è intervenuto in diretta a TMW Radio:

“Con il ritorno di Allegri ci aspettavamo tutti una Juventus diversa. Sta cercando di mettersi davanti alle critiche sui giocatori e fare fronte comune per ripartire è sempre stata prerogativa Juve. Poche idee e poche certezze, ma si può ripartire e ricostruire, seguendo un allenatore come Allegri, perché non penso abbia perso il timone, vorrà miglioramenti nell’organico a gennaio”.

C’è stata davvero la prestazione con l’Atalanta?
“Sì, anche secondo me nonostante il risultato è stata una delle migliori Juventus di quest’anno, specie nel primo tempo, propositiva e sfortunata. Siamo abituati a vederli brutti ma concreti. Morata non è uno che fa reparto da solo, davanti ha bisogno di supporto. Ce lo aspettavamo incisivo ma sotto porta spesso è insicuro. Non ha lasciato tracce, non sta ripagando la fiducia, ma è la squadra che fa fatica a costruire senza il miglior Dybala. Così sono lontano anni luce dagli obiettivi”.

Juventus-Atalanta, una sconfitta che brucia

La sconfitta contro l’Atalanta, aggiunta al 4-0 contro il Chelsea in Champions League, hanno provocato diverse polemiche. Suoi fischi rivolti alla squadra bianconera ha commentato:

Ingenerosi i fischi?
“Esagerati. Vero che ci si aspetta altro ma è la Juve nel complesso che ha difficoltà. Ha segnato poco, vero, ma ci mette cuore e anima. E non è una prima punta, ecco perché fatica. È uno di quei giocatori di potenzialità ma inespressi. Con una Juve diversa magari avremmo visto anche un Morata diverso. Non è il fenomeno che risolve da solo le partite, gli serve la squadra”.

L’Atalanta ha vinto stile Juventus?
“Ora riescono a leggere benissimo qualsiasi gara, mi piace la qualità con cui se la giocano in ogni stadio: intensità e voglia di offendere ripartendo, con un calcio molto aggressivo. Ricordo benissimo che quando giocavo contro le Gasperini sentivo la pressione dei difensori che giocavano d’anticipo a centrocampo, gli unici. Gasperini è un grande allenatore nella società giusta, un posto unico in cui tutti remano nella stessa direzione e i risultati si vedono”.

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