Alvaro Morata si presenta: “La Juventus è l’occasione della vita per me.”

Alvaro Morata è stato presentato ufficialmente all’Allianz Stadium. Per l’attaccante spagnolo classe ’92, si tratta di un gradito ritorno in bianconero, dopo le stagioni 2014/2015 e 2015/2016, trascorse all’ombra della Mole. La formula è quella del prestito biennale oneroso, con diritto di riscatto fissato a 45 mln.

“Ciao a tutti e grazie di essere venuti. E’ molto bello per me essere qua un’altra volta. Ce ne siamo andati in due e siamo tornati in cinque. Sono molto felice.”

Com’è nata questa trattativa?

“Sapete com’è il mercato, alla fine sono qui e questo è importante per me. Può essere che non ho passato bei momenti nel corso della mia carriera, ma conta essere qua, nel posto giusto al momento giusto. So cosa fare e non fare per rivivere situazioni già vissute e ho ancora più esperienza. Questa per me rappresenta l’opportunità della mia vita.”

Che effetto ti ha fatto rivedere Pirlo nel ruolo di allenatore?

Un bellissimo effetto, sapevo che sarebbe diventato l’allenatore della Juve perchè è nato per fare questo. Un giocatore che amava così la palla, elegante, è ciò di cui ha bisogno la Juventus. Sono contento di essere qui con lui, mi ha impressionato come gestisce il gruppo. E’ perfetto per questo club.”

Ti senti pronto a giocare con Cristiano e Dybala?

“Sì certo che mi sento pronto, altrimenti non sarei venuto. Ci sono tante scelte in attacco, io devo lavorare al servizio della squadra. Tutti i miei compagni mi conoscono e sanno che darò tutto per aiutarli a segnare, fare sponde, farò tutto quello che mi chiede l’allenatore. Sono cresciuto molto e sono venuto qua perchè voglio vincere con la Juve.”

I numeri dei gol che hai fatto sono da bomber o da attaccante?

“Questa è una domanda che mi fanno tante volte e voglio essere sincero. Come attaccante ovviamente vorrei fare 40 gol, ma ne ho visti tanti nella mia carriera che hanno fatto 40 gol e poi non hanno vinto niente. Io ne ho fatti 15, a volte di più, ma a parte l’ultimo anno ho vinto tante cose sia da titolare, sia da non titolare con la mia squadra. Se volete guardare i numeri individuali guardate il tennis, questo è uno sport collettivo.”

E’ la Juventus il vero club dei tuoi sogni?

Sì, non mi nascondo. L’ho detto sempre, il mio sogno da bambino era giocare nell’Atletico Madrid e l’ho raggiunto. Poi quando sono venuto qua, in una squadra che ha scommesso tutto su di me, quando ero giovane, ho legato tanto e ho sognato di tornare. Adesso sono qui, nel posto giusto al momento giusto.”

Il tuo ricordo più felice della tua prima esperienza alla Juve? Ti senti sottovalutato?

“No, penso che senza critiche vorrebbe dire che sarei ad un livello più basso. Sono pronto, non penso alle critiche. Ho tanti ricordi belli, ma le cose più belle restano mia moglie e miei figli, oltre ai trofei vinti.”

Cosa ti ha detto Cristiano Ronaldo?

“Lo conosco bene come calciatore e come persona. Ho sempre avuto un ottimo rapporto con lui, mi ha dato tanti consigli e mi ha detto che era felice di ritrovarmi qui.”

Qualche aneddoto delle ultime settimane?

“Ho parlato con tutti qua. Ho sempre avuto la fiducia di tutti qui alla Juventus. Ho sempre sentito i calciatori anche quando sono andato via, ho parlato col mister, con Fabio, ma non solo per venire alla Juve. Abbiamo sempre avuto un bel rapporto e adesso torniamo a vivere sfide insieme.”

Come vedi l’importanza della Champions per la Juventus?

“La Juventus è una delle squadre più forti al mondo, quindi è normale pensare alla Champions. Sono anni che ci vanno vicini, speriamo di farcela, sarei l’uomo più felice del mondo. Alla Juve si lavora per la Champions League, è quello che vogliamo tutti.

La Juventus è superiore rispetto alle altre rivali in campionato? Chi ti impensierisce di più?

“Sono un appassionato di calcio e guardo tante partite, la Serie A è diventato il miglior campionato al mondo per i giocatori che ci sono, il livello di tutte le squadre si è innalzato. Ogni anno vincere è difficilissimo, la gente non dà valore a questo perchè sono abituati a veder vincere sempre la Juventus, ma non significa che sia facile.”

Milena Trecarichi

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