Il regalo per la Juventus: Sarri trovi l’assetto definitivo

Buon Natale, caro Maurizio

In questo magico giorno di festa, in grado di distrarre la tifoseria bianconera dalla recente delusione della Supercoppa, ho deciso di rivolgermi direttamente al nuovo allenatore della Juventus.

Già, proprio così, non chiedo nulla alla società: né Håland, né Pogba, e nemmeno un terzino (nonostante qualche problema della rosa dal punto di vista qualitativo, specie in alcuni reparti).

Il regalo di Natale lo chiedo a te, Maurizio Sarri, perché so che da te posso assolutamente pretendere di più rispetto a quanto visto fino ad ora. Lo so, lo so, a un nuovo tecnico, specie se così “innovativo”, va lasciato del tempo. Le tue idee sono diverse rispetto a quelle della passata gestione, così come il tuo modo di intendere il calcio… e Roma non è stata costruita in un giorno.

Però, caro Maurizio, una cosa mi sento di chiedertela fin da subito: e sì, Maurizio, è arrivato il tempo di trovare l’assetto definitivo.

Facci questo regalo

Ne abbiamo viste tante in questa prima parte di stagione. Dall’iniziale 4-3-3 nelle prime due partite di campionato e al Wanda Metropolitano, al 4-3-1-2 dopo il primo infortunio di Douglas Costa in quel di Firenze, fino ad arrivare al “tridente pesante” delle ultime quattro partite.

Anche gli interpreti, all’interno dello stesso modulo, sono spesso cambiati, tanto da rendere impossibile, ogni week end, “indovinare” con estrema precisione la probabile formazione scelta da Maurizio Sarri.

Pensiamo al 4-3-3 adottato nelle primissime uscite dei bianconeri, e quelle panchine di Paulo Dybala che tanto avevano fatto discutere. Già, perché la Joya, nelle gerarchie, era stato superato anche da Federico Bernardeschi, oggetto misterioso di questo inizio di stagione.

Proprio Bernardeschi, con il passaggio al 4-3-1-2 e l’infortunio di Douglas Costa, è poi diventato un perno della Juventus Sarriana, nonostante alcune prestazioni decisamente deludenti. Nella ultime partite, però, l’ex Firenze è sparito dai radar, per lasciar spazio al “tridente della meraviglie” e, all’occorrenza, a Ramsey.

Alcune domande, a questo punto, sorgono spontanee. Che fine ha fatto Federico Bernardeschi? Infortuni a parte, è Ramsey il trequartista titolare? In che modo questa Juventus può sostenere Dybala-Higuain e Cristiano Ronaldo insieme?

Non solo l’attacco

Se i grattacapi in fase offensiva, per Maurizio Sarri, sono sempre di più, anche nelle altre zone del campo regna un po’ di confusione.

Il discorso delle mezzali, a tal proposito, è emblematico. Nonostante le critiche della passata annata, infatti, Maurizio Sarri parte con un centrocampo “Allegriano”, schierando contemporaneamente Matuidi e Khedira, con Pjanic in cabina di regia.

Con gli infortuni di Ramsey e la scarsa forma di Rabiot, sale poi in cattedra Bentancur, provato in tutti i ruoli del centrocampo e specializzatosi poi da mezzala. Di Emre Can, invece, nessuna traccia: tagliato fuori dalla lista Champions, non sembra mai essere davvero entrato nelle grazie del nuovo allenatore della Vecchia Signora.

Tolto quest’ultimo, se gli altri sei centrocampisti stessero tutti bene, ad oggi, sapremmo dire chi sceglierebbe Maurizio Sarri tra i titolari in un’ipotetica finale di Champions League? Impossibile.

Caro Maurizio, difenditi dagli attacchi

Caro Maurizio, dopo tutti questi attacchi post Supercoppa, ti resta solo una cosa da fare: difenditi.

Già, la difesa, il tasto dolente di questo nuovo ciclo.

Ma lasciamo perdere, solo per un momento, la questione dei goal subiti, e concentriamoci sull’analisi di questo benedetto (o maledetto, a seconda dei punti di vista) assetto definitivo.

Se fino a qualche settimana fa non c’era alcun dubbio sulla coppia di centrali titolari (De Ligt-Bonucci), nelle ultime partite le gerarchie sembrano essere cambiate. Non neghiamolo: Demiral titolare in Supercoppa, nonostante le ottime prestazioni nelle tre partite precedenti, ha sorpreso tutti. Ma queste sono scelte tecniche, sulle quali Maurizio Sarri avrà fatto attente valutazioni, certamente migliori delle mie.

La questione terzini, invece, è un po’ più complicata, e la domanda è sempre la stessa: se tutti stanno bene, chi sono i titolari? Come mai in molti si sono sorpresi di vedere Mattia De Sciglio fin dall’inizio contro la Lazio?

Forse si sarebbero sorpresi di vedere anche Danilo, perché sì, ad oggi, non sappiamo con certezza chi siano i titolari.

Infine, la questione Cuadrado, riscoperto quasi per caso terzino dopo i tanti infortuni in quel ruolo, e capace di mettere in mostra prestazioni di altissimo livello. Ora, però, con il “tridente delle meraviglie”, le gerarchie sono state di nuovo stravolte. Il colombiano, infatti, non sembra essere particolarmente adatto a un attacco così pesante, e provato nel ruolo di mezzala non ha reso come ci si aspettava.

Tante, tantissime soluzioni per Maurizio Sarri, con un solo rischio più o meno nascosto, da evitare a tutti i costi: la “confusione”. Caro Maurizio, per questo Natale regalaci un assetto definitivo. Al resto, ci pensano gli interpreti.

Simone Nasso

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