Dybala, Higuain e Ronaldo: un tridente da riproporre spesso nel 2020

Che i numeri nel calcio non siano tutto, è evidente. Ma spesso aiutano, e vanno consultati: il trio Dybala-Higuain-Ronaldo è stato schierato contemporaneamente soltanto per 363 minuti da inizio stagione, ma in questo breve lasso di tempo ha prodotto ben 11 gol. Uno ogni 33 minuti, ovvero tre gol di media a partita. E se sono in campo insieme, dato interessante, segnano quasi soltanto loro: infatti, delle 11 marcature, Cristiano ha segnato sei volte, Dybala cinque, Higuain una; unica eccezione il gol di Bonucci contro l’Udinese.

È evidente che la fase difensiva può risentire di questa propensione all’attacco che non si vedeva da molti anni in casa bianconera: nei 363 minuti la Juve ha subito 5 gol, ovvero 1 ogni 72′, media molto superiore rispetto agli ultimi standard sotto la gestione Allegri.

Ma al di là dei numeri, Sarri sta cercando di dare un’impronta più europea alla squadra, emulando gli allenatori che negli ultimi anni sono stati protagonisti in campo continentale: Zidane al Real Madrid dei record ha alternato 4-3-3 e 4-3-1-2, con Ronaldo e Benzema titolari inamovibili e Isco e Bale a giocarsi l’ultimo posto disponibile. Guardiola al Bayern Monaco prima e al City poi ha sempre schierato e schiera tuttora formazioni iper offensive, con un solo centrocampista di ruolo e quattro trequartisti dietro alla punta. Klopp fa gioire i propri tifosi col trio delle meraviglie Mané-Salah-Firmino.

La colpa per la sconfitta in Supercoppa contro la Lazio non può essere attribuita soltanto al tridente, dato che i biancocelesti hanno vinto con lo stesso risultato anche la partita di campionato disputata due settimane prima, dove al posto di Dybala era sceso in campo dal primo minuto Bernardeschi. Anzi, dalla Joya, il più arretrato dei tre, si è visto anche un ottimo lavoro in fase di non possesso: il 10 argentino si è abbassato spesso sotto la linea della palla rendendo più complesso il palleggio degli avversari tra difesa e centrocampo.

Il “tridente da bar”, come lo aveva definito Sarri in conferenza, è l’espressione più pura di un calcio in cui l’iniziativa di gioco deve essere presa e non lasciata agli avversari, anche a costo di concedere qualcosa in fase difensiva. Ed è proprio per questo motivo che i tre dovrebbero essere schierati contemporaneamente non soltanto in campionato, ma soprattutto in Champions. A partire dalla doppia sfida col Lione, avversario sulla carta abbordabile, mister Sarri dovrebbe iniziare a proporre anche in campo europeo questo modulo con questi interpreti. Cristiano Ronaldo ha più volte lanciato segnali al tecnico, dicendo di divertirsi e di voler giocare con continuità con l’H-D argentina.

Sarri è stato chiamato dai dirigenti bianconeri per dare una svolta al gioco della Juventus dopo la gestione Allegri, con l’obiettivo di competere con i maggiori club europei. E se si ricerca la vittoria tramite il gioco, non si può prescindere da questo tridente.

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