Douglas Costa: “Quello di Mosca è stato il gol più bello della mia carriera. Il calcio è gioia quindi incompatibile con il razzismo”

Douglas Costa intervistato da Sky Sport ha rilasciato alcune dichiarazioni. Partendo dalla rete di Mosca mercoledì contro la Lokimotiv che il bianconero descrive come: “Il gol più bello della mia carriera”, spiegando che non è solito a togliersi la maglia ma è stato un gesto liberatorio, aggiunge di dedicare la rete alla compagna Natalhia.

Parla del ruolo da trequartista, dicendo che è un ruolo a lui noto ma erano anni che non veniva sistemato in quel ruolo, in passato giocava ad trequartista nel 4-2-3-1, ora il ruolo è diverso in quanto deve lasciare spazio ai centrocampisti come Matuidi oppure a chi crea gioco come Pjanic oppure Bentancur, ma allo stesso tempo deve stare vicino alla punta centrale come Higuain o Dybala, inoltre deve cambiare passo in modo da creare superiorità in fase offensiva.

In vista del match contro il Milan parla di un giocatore che lui conosce bene che è Paqueta dicendo che l’ha visto giocare in Nazionale e pensa che sia un ottimo giocatore e che essendo giovane avrà tempo di mostrare le proprie qualità, Douglas spiega che il calcio europeo è diverso da quello brasiliano soprattutto dal punto di vista dell’aggressività e poi aggiunge: “Il Milan del passato aveva tutti fenomeni, soprattutto brasiliani in squadra, ma credo che sia comunque una buona squadra e meriti grande rispetto”.

Al termine dell’intervista gli viene chiesto un parere sul caso che ha coinvolto Mario Balotelli a Verona, il numero 11 bianconero racconta che Balotelli è un suo amico e gli dispiace per l’accaduto, dice di capire bene il problema visto il colore della sua pelle, lui condanna il razzismo e conclude dicendo: ” Io credo che le persone che commettono questi atti possano essere individuate, non meritano di esultare per un gol, perché il calcio è uno spettacolo, porta gioia e non è compatibile con queste manifestazioni” .

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