Il coraggio di Vialli: oltre il tumore per la Nazionale

Il tumore non fa distinzioni tra persone fortunate e altre che lo sono meno. Il male ha colpito qualche tempo fa Gianluca Vialli che lo sta combattendo giorno dopo giorno. Il suo grande coraggio lo ha riportato nel mondo del calcio: ieri infatti è stato nominato capo Delegazione della Nazionale. Il bomber bianconero non ha nascosto di essere segnato dalla malattia, ma le sue parole hanno suscitato la commossa reazione di tutti coloro che lo apprezzano per le sue doti umane, ancor prima del suo passato da calciatore.

“Sto bene anche se le cure sono ancora in corso. Tuttavia i risultati sono positivi quindi voglio condurre una vita normale” ha esordito Vialli, che ha ringraziato la FIGC per la nomina: “Il primo e sentito ‘grazie’ va a Gravina, che mi ha aspettato per qualche tempo, e con cui voglio approfondire il discorso su come impegnarmi maggiormente per la Nazionale”.

Il centravanti campione d’Europa con la Juventus non ha però potuto evitare di tornare sul male che lo ha colpito, e lo ha fatto con parole coraggiose: “Mi sento una persona migliore, senza alcun problema. Se dovessimo perdere, ammesso che accada, la mia salute non deve incidere“.

Vialli infine non ha inoltre perso la sua umiltà: “Devo ancora capire come vanno le cose qui, devo calarmi nella situazione, anche se un amico come Roberto [Mancini, n.d.r.] mi aiuterà. Sono un pochino arrugginito ma una partita decisiva come quella contro la Grecia rende tutto molto speciale”.

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