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Editoriale

Perché Bonucci? I sì e i no di una scelta impossibile

Leonardo Bonucci potrebbe tornare alla Juventus. La notizia delle ultime ore ha scosso i tifosi bianconeri, per i quali la voce è stata come un fulmine a ciel sereno. Un po’ come il ritorno di una ex che è andata via sbattendo la porta, ma che in fondo continua a rubarti lo sguardo.

Non sappiamo se alla fine si farà, perché in trattative così complesse i dettagli fanno tutta la differenza del mondo. Dalla sua ha il rapporto con Barzagli e Chiellini, mai spezzato, e la qualità di sempre. Eppure i “contro” sembrano scorrere impetuosi tra le certezze granitiche, che quasi escono scalfite.

Vi abbiamo chiesto come la pensate e, ovviamente, le risposte sono state tante e diverse. Ma adesso è il momento di sedersi e riflettere: perché dire sì e perché dire no a Bonucci? 

Perché sì?

Perché rimane uno dei migliori difensori al mondo. Senza girarci troppo intorno: Bonucci resta uno degli interpreti del suo ruolo più completi al mondo. Nessun regista difensivo ha le sue qualità e, per questo motivo, continua a essere nel mirino di tutte le grandi d’Europa.

Perché la Juventus ha bisogno di un leader come lui. Non perché manchino, ma la strada per la vittoria è lunga e tortuosa: Leo sarebbe una voce in più a dettare il cammino. Qualcuno che, nei momenti di difficoltà, ricompatti i suoi e mostri ai nuovi lo spirito bianconero.

Perché sarebbe un punto di riferimento per i giovani. Proprio in difesa sono arrivati giovani di prospettiva come Cancelo e Caldara (che deve rimanere alla Juve, a tutti i costi). Bonucci potrebbe diventare un esempio: resta comunque uno dei protagonisti della rinascita juventina.

Perché no?

Perché rimane il dubbio del rapporto con Allegri e lo spogliatoio. Non è un segreto che il difensore azzurro sia andato via per qualche incomprensione di troppo con il mister (e non solo). La serata di Oporto fu la classica goccia che fece traboccare il vaso. Ma si trattò dell’ultimo episodio di una lunga storia d’amore ormai finita. Eppure se la fiamma dovesse riaccendersi… 

Perché il rapporto con i tifosi sembra definitivamente compromesso. Lo strappo di Bonucci con la tifoseria bianconera sta tutto tra la curva dello Stadium e l’esultanza “a casa sua” di qualche mese fa. Secondo qualcuno un affronto, secondo altri la risposta ai fischi: ma il popolo della Juve non sembra particolarmente spaccato. L’idea è che, nonostante tutto, la delusione provocata da quello che poteva essere il futuro capitano sia stata troppo grande.

Perché potrebbe essere difficile gestire una personalità come la sua. Riprendersi l’ambiente torinese rischia di essere più complicato del previsto. Sopratutto per uno come Leo che ama affrontare tutto di petto. Nell’eventualità di un ritorno servirebbe tanta umiltà, tanta voglia di rimettersi in gioco e tantissima pazienza. Per sopportare, magari non ascoltare, quindi lottare per riconquistarsi la sua fetta di Juve.

This post was last modified on 25 Luglio 2018 - 21:44

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