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spaziojit
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Era iniziata come una grande storia d’amore. Di quelle destinate a durare per sempre, insomma. Il calcio però, per quanto possa alcune volte essere assimilato ad un romanzo (sì, per modo di dire) di Federico Moccia, resta uno sport, e quelle rare storie romanzate che ne riempivano il palcoscenico sono pura utopia. Calcio uguale soldi, ormai. Per buona pace di tutti quei nostalgici che credono ancora nei valori. Business, money.

PARIGI-MADRID: UN VOLO DA 400 MILIONI

Tutta questa premessa per dire cosa? Per dire che Neymar Jr. Da Silva sarebbe destinato di qui a poco a lasciare Parigi. Destinazione? Madrid. D’altra parte sembra anche un po’ scontato, non per altro: il Real, come tutte le grandi d’Europa – ma più di tutte -, elabora le proprie strategie sulla scia del mantra ”if you can’t beat them, join them”. Se non puoi batterli, acquistali. Il Psg, con l’esborso dei 220 milioni nelle casse del Barcellona, ha acquistato l’elemento che davvero può fare la differenza in questa stagione di Champions League.

L’elemento che può seriamente interrompere il monopolio europeo dei Galacticos. E quindi dove può non arrivare il campo arriva il portafogli, quello di Florentino Perez, mica uno qualunque. Quattrocento milioni. QUATTROCENTO. Questa sarebbe la cifra che dovrebbero (e vorrebbero) cacciare le Merengues per portarsi a casa quello che attualmente è il terzo giocatore più forte del mondo. Considerando che uno lo hanno già in casa, questo acquisto legittimerebbe ancora di più la forza dei dodici volte vincitori della Champions League e si garantirebbero molti altri anni di dominio assoluto.

IL POST CR7 SI CHIAMA NJ10

Da CR7 a NJ10. Strutturare i propri successi potendo contare sempre sul pezzo migliore sulla piazza non deve essere affatto male. Se arrivasse oggi Neymar si alternerebbe con Ronaldo, evidentemente, e questo sarebbe davvero uno spot negativo per un calcio sempre più succube delle logiche economico-finanziarie (d’altra parte sono le grandi banche a fornire le garanzie a Florentino per l’acquisto dei suoi campioni). Ma d’altra parte sarebbe uno spot positivo per il Real stesso e per il calcio spagnolo – potendo eventualmente vantare i tre calciatori più forti in circolazione nel proprio campionato.

L’opzione più probabile, tuttavia, come evidenziato da ‘Marca’ sembra essere quella per cui la stella brasiliana possa arrivare a vestire blanco solo a partire dal 2019. Il tempo di insegnare calcio ai piedi della Tour Eiffel e poi arrivare in Spagna e prendere l’eredità di un CR che a quel punto sarebbe troppo vecchio (calcisticamente) per poter dire la sua – eppure questo punto andrebbe approfondito.

L’ex Santos ha sempre un po’ ammiccato a Perez e compagni. Non ha mai disdegnato la prospettiva di poter vincere con addosso la maglia più brillante dell’olimpo calcistico. Ci potrebbe essere solo un freno: con il Barcellona come si fa? La morale dell’ex, quella sconosciuta. Con la morale non ci paghi le bollette, tantomeno acquisti visibilità, e quest’ultima sì che conta tanto in un calcio ormai giunto quasi ai limiti della propria patologia. Insomma, presto o tardi vedremo Neymar raccogliere l’eredità di Cristiano Ronaldo, come suo compagno di squadra o come suo effettivo successore. L’offerta c’è, la volontà del giocatore (pare) pure. Appuntamento alla prossima puntata, quella che sancirà definitivamente il punto di non ritorno del calcio moderno.

 

Vincenzo Marotta

This post was last modified on 13 Gennaio 2018 - 00:02

Vincenzo Marotta

Ho fatto il mio esordio su SpazioJ alla vigilia di Cardiff. Forse porto sfortuna. Sono laureato in Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali; ora studio Economia e Management Internazionale. Leggermente nerd. Mi trovate anche su Libero Pensiero, dove faccio parte del coordinamento generale.

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