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Allegri a Tuttosport: “Più difficile vincere che giocare bene, Bernardeschi deve migliorare parecchio”

Il tecnico della Juventus Massimiliano Allegri ha concesso un’intervista a Tuttosport durante la sosta per le nazionali. Questi alcuni estratti delle sue dichiarazioni.

MANCANZA DI GIOCO?

Essere belli è facile, il difficile è vincere. L’albo d’oro è ciò che conta”

DYBALA

“È un giocatore molto forte, ma non so se sia il più talentuoso che abbia allenato, visto che non posso non citare Pirlo, Ronaldinho, Robinho, Cassano e Ibrahimovic. Dybala deve ancora crescere molto, ha 23 anni. Rispetto a quando è arrivato è migliorato a vedere il gioco e a giocare meno da punta e più nel ruolo che gli si addice maggiormente. Farebbe fatica a fare il centravanti in una grande squadra: avrebbe meno spazio davanti, dovrebbe sopportare più contatti fisici. Quando al Palermo faceva il centravanti aveva 40 metri davanti. Deve migliorare a usare il destro: con la Fiorentina e il Torino sarebbe dovuto andare sul destro e invece non lo ha fatto. Proprio come Bernardeschi”.

BERNARDESCHI

“Federico a Bergamo ha giocato bene, però sul Papu Gomez in un caso non deve far fallo e in un altro avrebbe dovuto accorciare prima e con più rabbia per non farlo crossare. Sono quelli i dettagli che fanno vincere e perdere le partite. Alla Juventus ogni palla è importante. Federico deve migliorare tantissimo se vorrà giocare in pianta stabile in una big e l’aspetto caratteriale conta moltissimo. Per vincere non basta essere bravi”.

SCUDETTO

“Paura del Napoli? No, Rispettiamo gli azzurri, la Roma, l’Inter e il Milan. Queste squadre, insieme alla Lazio, si giocheranno le prime quattro posizioni. La squadra di Sarri è cresciuta molto sul piano del gioco e per questo si sente favorita insieme a noi per lo Scudetto ma è ancora troppo presto. Le stagioni si decidono a marzo. A noi mancano Khedira, Howedes, De Sciglio, Marchisio, il vero Alex Sandro. Abbiamo giocato quattro partite con Bentancur, che è molto bravo ma è un ragazzino del ’97. Le prestazioni che fa ora alla lunga lo faranno diventare un giocatore normale. Deve giocare più in verticale. Però mentalmente è più di Bernardeschi”.

SUL PIPITA

“Mi arrabbio molto con Higuain? Perché pretendo di più, perché può fare molto di più. Finora ha fatto il 50 per cento di quello che potrebbe fare”.

BONUCCI

“Leo è stato un giocatore importante. La storia della Juventus parla chiaro: sono andati via tantissimi giocatori negli anni. Dopo Berlino, con gli addii di Tevez, Pirlo, Vidal sembrava che la Juventus fosse finita, invece siamo ripartiti. La stessa cosa l’anno dopo con le partenze di Pogba e Morata. La società ha svolto un lavoro importante”.

This post was last modified on 9 Ottobre 2017 - 13:33

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