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Ok, siamo sinceri: il titolo è un po’ provocatorio. Perché, oggettivamente, quest’anno i colpi alla Higuain e alla Pjanic non sono arrivati. Perché quest’anno le partenze dolorose sono state un po’ inaspettate. Quando si valuta una sessione di calciomercato, soprattutto quella estiva, bisogna, però, analizzare la rosa nella sua interezza e, da questo punto di vista, è possibile dire che questo, forse, è stato il mercato migliore degli ultimi anni, perché consegna a Massimiliano Allegri una rosa completa e priva di buchi. Vediamolo reparto per reparto.

PORTIERE

Se c’è un ruolo per cui la Juventus si può sentire sempre al sicuro, è il portiere. È facile dirlo quando, come numero uno da oramai 16 anni, c’è Gianluigi Buffon. Gigione potrebbe essere alla sua ultima stagione con la maglia della Juventus, qualora i bianconeri non dovessero alzare la Champions League in quel di Kiev, ed ecco che la dirigenza bianconera non si è fatta trovare impreparata. Ha acquistato Wojciech Szczęsny, a detta di molti – anche dello stesso Buffon – il miglior estremo difensore della scorsa Serie A. L’investimento, soprattutto per l’ingaggio, è stato importante: al polacco vengono conferiti 4 milioni all’anno per quattro anni. Quando Buffon – i tifosi della Juve sperano almeno tra due anni – deciderà di appendere i guantoni al chiodo, la porta bianconera avrà un nuovo padrone e sarà sicuramente in mani salde.

DIFESA

È stato questo il reparto più criticato dall’opinione pubblica. Perdere Leonardo Bonucci e Dani Alves sarebbe un colpo per qualsiasi squadra, inutile negarlo. Partiamo dall’analizzare la stagione del brasiliano. Stupenda. Da marzo in poi, però. Prima dell’ultima parte di annata, la Juventus aveva dovuto ingegnarsi sulla fascia destra, perché l’esterno verdeoro aveva stentato ed aveva subito anche un bruttissimo infortunio. Nelle partite importanti dell’ultimo mese, inoltre, Dani Alves aveva giocato prevalentemente ala destra.

E quindi? Quindi il problema della Juventus sull’esterno basso di destra non è stato intensificato dalla partenza del brasiliano, che aveva apportato veramente ben poco in quella parte del campo. De Sciglio rappresenta un’incognita, Lichtsteiner un usato sicuro ma non sicuramente una scelta super valida in Champions. E allora i bianconeri hanno acquistato Howedes. Mestiere principale difensore centrale, ma negli anni a destra ha giocato tante partite nella sua carriera: un investimento importante per Marotta e Paratici, che hanno creduto nel Campione del Mondo.

Al centro, invece, sarà l’anno di Rugani. A 23 anni, Daniele ha bisogno di diventare un titolare: l’addio di Bonucci ha reso questo possibile. Se sarà o meno il futuro della Juventus e della Nazionale italiana, lo scopriremo anche quest’anno, perché ora ha tantissime responsabilità. È una scommessa? Sì, lo è. Ma qualora la Juventus dovesse vincerla, farebbe jackpot. Aspettando, l’anno prossimo, Mattia Caldara e – forse – Stephan De Vrij.

In definitiva, pertanto, numericamente la Juventus è a posto, e potrebbe esserlo anche qualitativamente. La cessione del centrale di Viterbo potrà essere un colpo, ma i quattro centrali bianconeri – oltre a Rugani, ci sono Chiellini, Barzagli e Benatia – più Howedes sono delle scelte importanti, anche in ottica Champions League. Non bisogna dimenticare che lo stesso Bonucci è stato forgiato dall’ambiente bianconero, e così potrà essere anche per il difensore ex Empoli, che negli scorsi anni ha dimostrato di avere qualità importanti. Da valutare, dunque, soltanto la situazione terzino destro. Chissà che Max Allegri non riesca a rivitalizzare De Sciglio…

CENTROCAMPO

A Cardiff la Juventus è arrivata con un centrocampo spompato, sopraffatto dai tre del Real Madrid e collassato sotto la qualità e quantità dei Blancos. Serviva qualcosa, questo era ovvio. Prendere un calciatore che potesse togliere il posto da titolare a Khedira e Pjanic (quando in forma) era praticamente impossibile.

La Juventus ha, forse, provato a strappare Kroos al Real Madrid oppure Naiggolan alla Roma, ma non ci è riuscita. Non per incapacità, sia chiaro, ma per impraticabilità delle piste. E dunque ha ripiegato su Blaise Matuidi. Capitano della Francia, ex capitano del PSG, ha preso una decisione importante: lasciare il club dove era un idolo per approdare alla Juventus. Non è stato uno scarto, basti pensare a come l’hanno salutato i parigini e al numero di presenze degli ultimi anni. Un concentrato di esperienza e personalità, un mix di grinta e cattiveria che ha arricchito la mediana bianconera.

Hanno lasciato Lemina e Rincon, sono stati rimpiazzati da Matuidi e Bentancur, un giovane dalle bellissime speranze che già alle prime occasioni ha stupito. Un settimo centrocampista sarebbe stato di troppo, molto probabilmente. Con l’attuale pacchetto di calciatori, Allegri potrà giocare tranquillamente sia  a 2 che a 3 senza patemi e con ben 4 calciatori di grandissimo livello più due rincalzi giovani e disponibili. I problemi di Marchisio – che, tra l’altro, non ha subito un vero e proprio infortunio – verranno superati in fretta e il Principino potrà riprendere il suo percorso, visto lo splendido stato di forma della primissima parte di stagione.

ATTACCO

Nella finale di Cardiff, dopo l’espulsione di Cuadrado, per correre ai ripari, Max Allegri dovette sostituire Paulo Dybala con Mario Lemina. Guardando ora la rosa della Juventus, sembra essere passata un’eternità. I bianconeri sono passati ad avere ben sette scelte nel reparto avanzato. Oltre, infatti, a Dybala, Cuadrado, Mandzukic, Higuain e Pjaca, sono arrivati anche Douglas Costa e Federico Bernardeschi. Due nomi che completano un reparto avanzato tra i migliori in Europa e che permettono alla Juventus e al suo allenatore di avere tantissime alternative e di poter giocare in diverso modo.

Entrambi i nuovi, infatti, giocano benissimo sia a destra che a sinistra, e l’ex Fiorentina può ricoprire anche il ruolo di vice Dybala. Con il 4-2-3-1 sempre più in rampa di lancio, avere due calciatori per ogni ruolo conferisce alla rosa una lunghezza che prima non c’era e che, per qualità, è invidiabile ai più in Europa. Ha fatto storcere il naso a qualcuno la partenza di Moise Kean all’ultimo minuto.

Una scelta più che condivisibile, visto che il ragazzo, oramai già pronto, avrebbe trovato ben poco spazio. Nel ruolo di prima punta possono giocare, oltre a Higuain, Mario Mandzukic, Paulo Dybala e Marko Pjaca, visto da Allegri molto vicino alla porta. Il reparto avanzato è quello che, in questo calciomercato, ha ricevuto un upgrade maggiore, portando la Juventus a un livello molto vicino alle big europee, che l’anno scorso per profondità e qualità erano inavvicinabili.

Douglas Costa e Bernardeschi sono dei grandi acquisti, c’è poco da dire e da obiettare. Il brasiliano ha dei numeri eccellenti, e un tecnico come Guardiola si è fidato dal primo momento di lui. Federico, invece, può essere considerato una scommessa, ma all’età di soli 23 anni è già un calciatore con grande esperienza, qualità, personalità, nel giro della Nazionale da almeno due anni. C’è poco, veramente, da essere scontenti.

SQUADRA COMPLETA E PROFONDA

Ma dopo tutto questo, qual è la conclusione? La conclusione è che la Juventus ha una caratteristica in più, che negli ultimi tre anni non aveva mai avuto: una grossa profondità della rosa. I cambi a Cardiff e, ancor più in là, a Monaco di Baviera sono stati la conferma del divario tecnico tra i bianconeri e le big d’Europa. Contro il Cagliari – soprattutto – , ma anche contro il Chievo, le sostituzioni del tecnico toscano hanno dimostrato quale sia la qualità dell’intero pacchetto di giocatori della rosa costruita da Marotta e Paratici. Nella partita con i sardi, alla prima in Serie A, Allegri ha pescato dalla panchina Matuidi, Khedira e Douglas Costa. Niente male.

Gli acquisti del centrocampista ex PSG e di Benedikt Howedes, due leader nati, capitani delle squadre di cui facevano parte – Matuidi anche della sua nazionale – vanno a sopperire anche alla perdita di carisma ed esperienza internazionale per via delle cessione di Leonardo Bonucci e Dani Alves.

Si sarebbe potuto fare qualcosa in più? Certo, perché la perfezione non esiste e non era stata raggiunta nemmeno con i colpi stratosferici della scorsa stagione. Ma sembrano ingiustificate le critiche eccessive a questa finestra di mercato. Magari ci si aspettava l’Higuain di turno, che non può sempre arrivare. Ma una cosa è certa: sulla carta, la rosa della Juventus è più forte di quella che, tre mesi fa, si giocava la Champions League a Cardiff.

Ognuno è libero di avere la propria opinione, comunque. Alla fine, il giudice insindacabile sarà, per fortuna, sempre e solo uno: il rettangolo verde.

This post was last modified on 1 Settembre 2017 - 17:17

Luigi Fontana

Sono nato nel 1997 e sono laureato in Ingegneria Informatica. Il calcio è la mia più grande passione e scrivere è lo strumento che utilizzo per manifestare le mie idee e le mie emozioni. "Alcuni credono che il calcio sia una questione di vita o di morte. Sono molto deluso da questo atteggiamento. Vi posso assicurare che è molto, molto più importante di quello".

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Luigi Fontana