
19 maggio 2007, Arezzo-Juventus 1-5. Doppietta Del Piero e Chiellini, poi Trezeguet. La Juventus torna in Purgatorio dopo un anno infernale.
Quante cose sono cambiate in dieci anni. Quel bambino adesso è cresciuto, quella maglietta di Nedved ormai non entra più, è riposta sul cassetto. Adesso si gioca con su le spalle Rugani e Marchisio. Novantesimo minuto Serie B non è più la trasmissione padrona della serie cadetta, adesso c’è la Leotta su Sky.
L’unico rischio oggi potrebbe soltanto essere il proiettarsi verso ciò che (ancora) non è, dando per scontato ciò che oggi si è conquistato sul campo, come ogni anno, per la trentacinquesima volta nella storia. Ecco perché mai uno scudetto potrà mai considerarsi normalità. Nemmeno dopo sei anni consecutivi. Nemmeno dopo esser stati in testa dalla prima all’ultima giornata, nonostante le incertezze, nonostante le critiche, nonostante i tanti detrattori. Arriverà l’anno in cui lo scettro passerà a qualcun’altro, ed allora, ahimè, rimpiangeremo di aver provato queste emozioni. Oggi conta solo festeggiare, godersi la magia del momento. E allora tanta birra, tanto vino e champagne. Senza pensare a nient’altro. Cardiff può aspettare ancora qualche oretta. Oggi siamo testimoni della leggenda, ma probabilmente non ne siamo consapevoli.
You and I won’t part till we die
Tanti auguri Juve mia!
This post was last modified on 22 Maggio 2017 - 11:44 11:44