La Juve batte la Lazio. Certo non è una notizia, ma i bianconeri si aggiudicano la Coppa Italia: il primo dei tre trofei sognati. I bianconeri possono continuare a sperare nel Triplete e c’è un precedente benaugurante. Anche l’Inter nel 2010 cominciò dalla Coppa nazionale.
Una stagione straordinaria quella dei ragazzi di Allegri, ma sono bastati tre passi falsi in campionato (due pareggi e una sconfitta) per mettere in dubbio la forza di questa Juve. Se le gare contro Atalanta e Torino avevano la scusante Champions, la sfida contro la Roma ha scatenato i malumori dei malpensanti. Alla vigilia della finale di Tim Cup c’è chi era preoccupato per la concentrazione dei bianconeri. All’interno dello spogliatoio – dal tecnico ai calciatori – invece erano e sono sicuri: quando conta la Juve vince. E l’interrogativo diventa retorica. L’incertezza diventa certezza.
I bianconeri, pur trovandosi di fronte una grande Lazio, si dimostrano cinici e spietati: creano e colpiscono. E se la coperta può sembrare corta, quando c’è da sporcarsi le maniche non c’è riserva che tiene. Ottima la prova di Neto che sostituisce un non qualsiasi Buffon. Bene Rincón. Benissimo i sempre noti Alex Sandro e Dani Alves. I brasiliani confezionano un gol che apre le porte alla dodicesima Coppa Italia. L’ex Porto è decisivo anche sulla seconda rete: colpo di testa a prolungare la palla che finisce sui piedi raffinati di Leonardo Bonucci, professione difensore. La forza di questa squadra è anche quella di sapere soffrire, insieme. Il risultato, quando conta, è sempre lo stesso: vittoria.
Il grande sogno può continuare. Ora più che mai #ITSTIME!
This post was last modified on 18 Maggio 2017 - 11:18