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Editoriale

Dani Alves come il Trap: “Non dire gatto se non ce l’hai nel sacco”. Esperienza o campanello d’allarme?

Ormai ci siamo. Ancora poche ore e le luci dello stadio Louis II di Monaco si accenderanno per dare vita alla seconda semifinale di andata della Champions League. Protagonisti in campo i padroni di casa, i quali dovranno sfidare una Juventus che sente l’odore di Triplete. Una partita che sarà sicuramente spettacolare, e che potrebbe aprire a una delle due squadre le porte verso la finale di Cardiff. Una partita in cui i bianconeri di Torino sono favoriti ma, come sempre nel calcio, mai dire mai…

PAROLA ALL’ESPERTO

La Champions è un torneo particolare: ogni minimo dettaglio può far cambiare le carte in tavola, ogni minimo errore ti può escludere dal turno successivo. La Juventus ha molti giocatori esperti in queste partite: da Buffon a Chiellini, passando da Marchisio e Mandzukic, tanti sono i nomi d’esperienza. Ma il vero “uomo Champions” è sicuramente Dani Alves, il quale nella sua lunga esperienza a Barcellona ha vinto tantissimo, riuscendo ad alzare già per tre volte la coppa dalle grandi orecchie. E, allora, nessuno meglio di lui può presentare la doppia-sfida contro il Monaco. “Monaco sottovalutato? -si chiede il brasiliano-Il pericolo più grande per questa semifinale sarebbe pensare di avere già vinto la Champions perché abbiamo eliminato il Barcellona. La competizione non è finita e il trofeo non è ancora stato vinto. Non dobbiamo pensare di andare a Montecarlo a fare una passeggiata, il Monaco è una squadra che gioca senza preoccupazioni, in modo libero ed è pericolosa. Noi dovremo stare tranquilli e dare tutto in questo momento che è il più importante della stagione. C’è la possibilità di arrivare ancora una volta in finale di Champions e questo ci dà una fortissima motivazione. La Juve negli ultimi anni è arrivata spesso in fondo ma non ha vinto  e non possiamo sbagliare ancora se dovessimo arrivare di nuovo in finale. Giornata dopo giornata vogliamo migliorare, all’inizio della stagione volevamo arrivare a questo punto con la possibilità di competere per tutte le competizioni: siamo felici di essere ancora in corsa su tutto e vogliamo fare la storia”.

NIENTE VOLI PINDARICI

Parole da leader, quelle di Dani Alves. Parole di chi vuole scrivere la storia con i colori bianconeri addosso. Parole di chi sa che nulla è ancora finito. E qui c’è da aprire a una riflessione: la frase del brasiliano in cui dice che “il pericolo più grande per questa semifinale sarebbe pensare di avere già vinto la Champions perché abbiamo eliminato il Barcellona” apre a mille interpretazioni. L’ipotesi numero uno è che sia una frase detta da un giocatore molto esperto che, insieme alla squadra, sa che finché non si alza un trofeo non si è vinto nulla. L’altra ipotesi, ben più preoccupante, è che Dani Alves abbia sottolineato questa frase perché sente nello spogliatoio qualcuno si sente già campione d’Europa. In questo caso, l’intervento del brasiliano sarebbe più una bacchettata a qualche compagno troppo distratto dall’euforia. Ovviamente, questa ipotesi sarebbe molto preoccupante, ma conoscendo la filosofia bianconera e gli uomini che compongono lo spogliatoio di Vinovo, è molto probabile che le parole di Dani Alves si avvicinino di più all’ipotesi numero uno.

Ormai ci siamo: Monaco-Juve è alle porte. La Juve arriva carica ma, anche grazie alle parole di Dani Alves, consapevole che manca ancora tanto alla fine. D’altronde, i bianconeri hanno già avuto un maestro del non fare voli pindarici: si chiama Giovanni Trapattoni, ed è entrato nella storia per il suo famoso “Non dire gatto se non ce l’hai nel sacco”.

Simone Calabrese

This post was last modified on 3 Maggio 2017 - 13:14

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