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Ripeti cento volte una bugia, ed essa sarà verità

Juve-Milan, ancora una volta, è finita tra le polemiche. E via allo sciacallaggio mediatico, dove per media, ovviamente, non si intendono i giornali, ma gli utenti dei social network che hanno, oramai, la convinzione di avere la lampada magica della verità in mano. “La Juve ha rubato ancora”. Non ci sono santi. È così. La mistificazione della realtà che, ancora una volta, colpisce, imperterrita.

MA QUALE RIGORE?

“C’era un rigore per la Juventus nel primo tempo? No, dai, non ricordo. Ma il gol di Bacca è in fuorigioco? Sì, ma è millimetrico. Figurati se a parti invertite faremmo delle interrogazioni parlamentari. Ah, le abbiamo fatte? Dai, ma la Juve rubba.” Secondo voi qualcuno si è accorto che, per la seconda volta in due partite, gli arbitri hanno favorito il Milan nella partita contro la Juventus? No, nessuno lo sa. La mistificazione della realtà è proprio questa. C’è uno scandalo perché la Juventus ha vinto. Siamo arrivati a questo. Il clima è talmente infuocato che la Juventus non può vincere, che gli arbitri, oramai, facendo il loro bruttissimo ma onestissimo mestiere, non possono, nel dubbio, nemmeno decidere CONTRO la Juventus, perché saranno comunque asserviti al potere di Madama. Capita, quindi, che in una stessa partita, un direttore di gara non conceda un rigore solare alla Vecchia Signora e assegni un gol in fuorigioco alla sua avversaria, ma il risultato è sempre lo stesso: “La Juve ha rubbato!”.

Capita, invece, che un girone prima la Juve esca perdente da San Siro, per demeriti propri, dopo che lo stesso arbitro (sì, proprio lui, Massa, quello che sicuramente ha sudditanza psicologica della Juventus) ha annullato un gol regolare ai bianconeri. La volete sapere la risposta dei senatori del gruppo e dell’allenatore? “Avevamo altri 60 minuti per segnare, ma non l’abbiamo fatto”. Questione di differenza. Questioni che i “polemica addicted” non possono e non potranno mai capire.

Ah, è chiaro che i “polemica addicted” non sanno che, nel calcio degli onesti, quello in cui la Juve non può mettere piede, se durante il match in questione ci fosse stata la VAR, il primo tempo sarebbe finito quantomeno 2-0, dopo aver assegnato il calcio di rigore per l’atterramento di Dybala e aver annullato il gol di Bacca. Ma su questo possiamo glissare. È un argomento che non interessa.

COSA FARE?

Cosa poter fare? Niente, nulla. È inutile dialogare con dei trogloditi del discorso, con gente che, oramai, non ha la capacità di intendere e volere. La Juventus ha stancato. Non può continuare a vincere. Non esiste che i bianconeri, ancora una volta, dopo tantissimi anni, saranno la squadra che andrà più avanti in Europa rispetto a tutte le altre italiani, portando a casa lo scudetto. Non esiste che i bianconeri abbiano una rosa infinitamente più forte di tutte le altre. No. Non può essere. La Juve non può continuare a vincere così, rubbando sempre e comunque. Perché le altre squadre sono più forti. È il pensiero comune. Le altre sono più forti della Juve, ma essa rubba. Non si può continuare così. Bisogna abituarcisi. E continuare a far capire a persone del genere che, invece, magari il 2-1 contro il Milan è regolare, è una battaglia persa in partenza. Perché loro non capiranno. Perché sono stufi. Ma, in fondo, a chi interessa tutto questo? A loro. La verità è una: la Juventus vince. Ancora una volta. Trentuno volte consecutive allo Stadium. E gli altri possono solo recriminare.

This post was last modified on 11 Marzo 2017 - 17:37

Luigi Fontana

Sono nato nel 1997 e sono laureato in Ingegneria Informatica. Il calcio è la mia più grande passione e scrivere è lo strumento che utilizzo per manifestare le mie idee e le mie emozioni. "Alcuni credono che il calcio sia una questione di vita o di morte. Sono molto deluso da questo atteggiamento. Vi posso assicurare che è molto, molto più importante di quello".

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Luigi Fontana