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Juve-Atalanta, l’analisi tattica – Dybala “joya” per gli occhi, ma poi i bianconeri si spengono

Brillante a metà. Potrebbe essere questo un titolo per la prestazione della Juventus in Coppa Italia contro l’Atalanta. Una vittoria che ha regalato l’accesso ai quarti di finale del trofeo nazionale di cui i bianconeri sono campioni in carica, ma ha destato qualche perplessità nel finale. Fino al 2-0, infatti, i bianconeri hanno dominato senza problemi. Come accade però, troppo spesso, dopo il doppio vantaggio, gli uomini di Allegri sono usciti dal match, facendo rientrare per ben due volte l’Atalanta mai doma di Gasperini.

JOYA INCONTENIBILE

Non è un caso che l’uscita dalla partita della Juventus sia coincisa con l’uscita dal campo di Paulo Dybala. Nello scacchiere tattico di Allegri, l’argentino ha giocato da uomo a tutto campo sul fronte offensivo. Decisivi sono stati i duetti con Pjanic e con Mandzukic, ma soprattutto gli assoli solitari. L’argentino è stato fondamentale ed è stato colui che ha reso veramente la squadra imprevedibile. Grazie a lui sono arrivati i primi due gol (la rete e poi l’assist) e, soprattutto, gran parte dei pericoli bianconeri.

AL CENTRO E POI SUGLI ESTERNI

La squadra schierata da Allegri, con Pjanic e Dybala dietro Mandzukic, ha permesso anche ai due esterni, Lichtsteiner ed Asamoah, di proiettarsi molto offensivamente. Le giocate dei due trequartisti della Juventus, infatti, attiravano l’Atalanta centralmente: in questo modo i due terzini bianconeri potevano proporsi liberamente. Lo stesso Dybala si è allargato molto sulla linea di sinistra, in modo da poter liberare l’area di rigore.

FALLE DIFENSIVE

Dopo il 2-0, però, sono arrivati i problemi. Come accade oramai da qualche partita a questa parte, la Juventus regala spezzoni di partita agli avversari. Nel secondo tempo, ci sono stati molti errori in fase difensiva, che hanno permesso all’Atalanta di rientrare in difesa. Al punto tale che, a un certo punto, per avere più sicurezza nel reparto arretrato, Allegri è passato alla difesa a 3, inserendo Bonucci al centro del della difesa con Barzagli e Rugani. Un elemento da valutare e da migliorare. Per ora, però, c’è da commentare il passaggio del turno della Juventus ai quarti di finale.

This post was last modified on 12 Gennaio 2017 - 10:18

Luigi Fontana

Sono nato nel 1997 e sono laureato in Ingegneria Informatica. Il calcio è la mia più grande passione e scrivere è lo strumento che utilizzo per manifestare le mie idee e le mie emozioni. "Alcuni credono che il calcio sia una questione di vita o di morte. Sono molto deluso da questo atteggiamento. Vi posso assicurare che è molto, molto più importante di quello".

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