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Editoriale

Juventus, fiocca la stanchezza: causa e conseguenza di un gioco latitante

La Juventus stecca in casa contro il Lione, ancora una volta, si è vista una squadra con pochissime idee. Una carenza di gioco che non può lasciare soddisfatti. Perché è un momento cruciale della stagione, e ciò che oggi concede il lusso di una seconda possibilità, domani, con l’avvento della fase ad eliminazione, sarà giudizio inappellabile. Nessun allarmismo, ma sicuramente un segnale, forte e chiaro. Ma c’è di più: a mancare è quella atletismo che, in passato, è stato vero marchio di fabbrica.

CIRCOLO VIZIOSO

Il calcio sa essere crudelmente semplice, quanto tremendamente complicato. Capita così che le problematiche fungano da cause e conseguenze di loro stesse. La mancanza di idee e di spunti è sotto gli occhi di tutti. Una possibile causa è da ricercarsi nella scarsa verve dei bianconeri. Quando sopraggiunge la stanchezza le idee si sfocano sempre più; il fiato si accorcia e non si dispone della lucidità giusta per permettere alla qualità di emergere. Allo stesso tempo la carenza dei fondamentali e necessari colpi di classe costringe tutta la squadra ad uno sforzo maggiore in termini fisici, ed è così che si entra in un circolo vizioso, in cui ogni componente comporta e consegue ad un’altra.

REAZIONE

Quello che più ha stupito, nel corso di Juventus – Lione, sono stati i minuti successivi al pareggio dei francesi. Quando è lecito aspettarsi una reazione, quasi più di rabbia che di effettiva qualità, la Juventus non riesce a alexsandro-juventus-2016-17-controllo-750x450costruire; affidandosi alle giocate di un isolato Alex Sandro (che riesce anche a guadagnare qualche punizione pericolosa), l’unico in grado di dare lo strappo necessario, un po’ perché rientra nelle sue caratteristiche, un po’ perché ancora fresco. Proprio nei minuti finali si palesa una differenza abissale con i giocatori avversari, con i francesi pronti ancora ad attaccare. Sfiorano addirittura la vittoria con Lacazette che trova la forza al 90esimo di sprintare fino a ridosso della porta e calciare.

LE STATISTICHE

Nonostante si evinca una enorme differenza di freschezza tra giocatori francesi e juventina, i dati raccontano come i primi abbiano speso di più in termini di corsa. Seppur di poco, il Lione ha coperto distanze maggiori della Juventus (110.8 km contro 109.6). Pur correndo meno rispetto agli avversari, i bianconeri hanno terminato la partita con il serbatoio scarico. Sturaro accusava crampi già a 10 minuti dal termine, così come Mandzukic, completamente a corto di energie negli ultimi minuti. Altri dati emblematici sono quelli relativi ai palloni recuperati ed alle chiusure effettuate. Ben 8 in più sono i recuperi del Lione, che ha provveduto anche a 22 chiusure, segnale di un reparto difensivo che ha ben lavorato sugli attacchi, forse non convintissimi, degli juventini.

MIGLIORARE

Si deve fare di più. Vari sono i punti in cui si deve intervenire, ma la condizione fisica è l’imprescindibile fondamento di una sana struttura. Gli infortuni, tantissimi, non stanno di certo migliorando la situazione. Giocatori costretti agli straordinari, ma c’è la chiara sensazione di dover migliorare. La squadra di Max Allegri ha sempre dato tutto, anche per questo ha conquistato il cuore dei tifosi, serve ritrovare quella condizione. Perché così si può tornare ad essere la Juve, quella vera.

This post was last modified on 3 Novembre 2016 - 09:52

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