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Editoriale

Ritorni (im)possibili e occhiolini a distanza

Con il mercato chiuso il 31 agosto e la finestra di gennaio che sembra più che altro un portone a quattro battenti, i discorsi su giocatori che vanno, vengono o restano ormai vanno avanti tutto l’anno. Sono finiti i tempi in cui con l’inizio del campionato si tirava il sospiro di sollievo se il campione preferito era rimasto in rosa, così come la disperazione se si doveva correre ai ripari accorgendosi a Natale di avere la coperta corta. E col mercato della Juve di quest’estate le voci non si sono mai spente: grande clamore per alcuni arrivi altisonanti, altrettanto per alcune partenze eccellenti, gli inevitabili malumori di chi si trova improvvisamente i piedi pestati. Di questi tre aspetti vogliamo parlare del secondo, considerando le voci di corridoio che riguardano due dei nostri ex giocatori più importanti delle ultime trionfali stagioni.

NOSTALGIA MORATA – Alvaro è entrato in sole due stagioni nel cuore dei tifosi bianconeri. Forse non un fenomeno assoluto, ma uno che col pallone sa parlare in confidenza, autore, una volta entrato nei meccanismi della macchina di Allegri, di alcune prestazioni e soprattutto reti che resteranno per sempre nell’immaginario del tifoso juventino: su tutti, quelli splendidi in Champions League contro Real Madrid in semifinale e Barcellona in finale nel 2015, e la rete che è valsa l’undicesima Coppa Italia solo pochi mesi fa, quella che ha consentito alla Juve di centrare, prima nella storia italiana, il doppio “double” Campionato e Coppa nazionale. Per non parlare della prestazione monstre sfoderata all’Allianz Arena in Primavera, con quel “coast to coast” terminato con l’assist a Cuadrado. L’amore era totalmente corrisposto, al punto che Morata al momento del richiamo a Madrid non sapeva scegliere se andare o rimanere. Ancora adesso, a distanza di qualche mese dal suo rientro alla casa blanca, continua a mandare messaggi d’amore alla Juve, ai suoi tifosi, alla Società, ringraziando tutti e tutto e sottolineando come non sarebbe il giocatore che è se non fosse passato da qui. Lo testimoniano anche le foto pubblicate sul suo profilo Instagram in occasione di Italia – Spagna allo Stadium, dove parla di brividi, ricordi ed emozioni forti rientrando nello stadio di casa. Continua a sentirsi con gli ex compagni, è spesso a Torino, si proclama juventino e non esclude del tutto un suo ritorno in futuro perché, parole sue, “nel calcio non si sa mai”. C’è chi maligna che sia perché al Real faccia da riserva a Benzema. Peccato che alla Juve nel frattempo sia arrivato un certo Higuain e quindi anche qui il posto non sarebbe certo fisso. La Juve ha provato a tenerlo, chissà cosa succederà in futuro. Di sicuro è e rimarrà un idolo dei tifosi.

CLAMOROSO POGBA – Chi invece se ne è andato senza lasciare proprio un ricordo indelebile è Paul Pogba. Non tanto per il giocatore in sé, ci mancherebbe, è fortissimo e ha dato tanto alla Juve, ma per i moBanner_editoriale_Dario_Ghiringhelli1di e i tempi della partenza. Oltretutto sembra che la Juve fosse il suo ambiente naturale, considerando che allo United non sta giocando benissimo (diciamo così), e che anche con la nazionale Francese non ha brillato agli Europei e viene continuamente criticato dalla stampa di casa. Proprio L’Equipe, uno dei più prestigiosi giornali sportivi francesi, ha lanciato la bomba giornalistica nei giorni scorsi: una ipotetica clausola nel contratto di Pogba al Manchester che prevede che se il giocatore non si trovasse bene potrebbe tornare alla Juve a prezzi di saldo. Se sia vero o no al momento non è dato saperlo, certo è che un suo ritorno avrebbe davvero del clamoroso. I tifosi sarebbero contenti di ritrovare un centrocampista a tratti fenomenale, ma da quel che ci pare di capire sarebbero più tiepidi dal punto di vista affettivo.

E poi ci sono quelli che la Juve l’hanno rifiutata l’altro ieri e che oggi invece asseconderebbero il corteggiamento della Signora: Julian Draxler si è pentito della scelta fatta l’anno scorso, o forse adesso si sente maturo abbastanza, fatto sta che inizia a strizzare l’occhio ai dirigenti bianconeri. Forse non succederà nulla di tutto questo, o forse qualcosa andrà in porto. Certo è che ormai la dimensione della Juventus è tale per cui anche chi gioca nel Real Campione d’Europa rimpiange squadra, ambiente, compagni e tifosi.

Dario Ghiringhelli (@Dario_Ghiro)

This post was last modified on 12 Ottobre 2016 - 20:13

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