La Primavera di Fabio Grosso riparte da Udine dopo aver smaltito la delusione della finale scudetto persa contro la Roma. L’allenatore campione del mondo si affida al 4-3-1-2: davanti a Del Favero, da destra verso sinistra agiscono Beruatto, Vogliacco, Severin e Rogerio; ai lati di Bove, perno del centrocampo, Macek e Muratore; dietro le due punte, Morselli e Leris, il cipriota Kastanos.
SECONDO TEMPO – La seconda frazione ricomincia con gli stessi ventidue in campo. Ripresa che comincia come il primo tempo: Juve in pressione alla ricerca del vantaggio e Udinese ordinata dietro la linea del pallone. Al quindicesimo Macek va vicino al vantaggio con una splendida serpentina con cui salta anche il portiere, ma Serafin sulla linea salva e spazza il pallone. Ci prova anche il terzino brasiliano Rogério al ventottesimo che, dopo una buona percussione sulla sinistra, scarica un potente mancino che trova però la risposta attenta dell’estremo difensore dell’Udinese. La stanchezza si fa sentire e aumentano le imprecisioni nel corso del match: meno precisione uguale meno occasioni da gol. Mister Grosso prova a cambiare l’andamento della gara inserendo Coccolo, Merio e Tripaldelli al posto di Morselli, Kastanos e Rogério, ma il match non regala ulteriori sussulti e si chiude sullo zero a zero. Una buona partita da parte dei ragazzi di Grosso, condizionati decisamente però dalle alte temperature.
This post was last modified on 10 Settembre 2016 - 12:32