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Juve in finale, la tua “primavera” è il settore giovanile

È bastata una vittoria di misura per i ragazzi della Primavera bianconera per battere nel derby il Torino, campione d’Italia in carica, e aggiudicarsi il pass per la finale scudetto di domani contro la Roma. I ragazzi di Fabio Grosso hanno la possibilità di conquistare un altro titolo dopo la recente vittoria al torneo di Viareggio del marzo scorso.

PROGRAMMAZIONE – Una macchina da guerra, e da vittorie, come la Juve attuale, non può che avere le proprie radici nel settore giovanile e in una società che con lungimiranza e competenza cerca di accaparrarsi i ragazzi più talentuosi per farli crescere e maturare, prima di lanciarli nel calcio dei “grandi”. Per raggiungere questi obiettivi è necessario, anno dopo anno, con un lavoro di scouting continuo, scovare in anticipo i giocatori pronti per il futuro. È un’impresa sicuramente ardua, molti giovani dimostrano il loro talento ma poi si perdono nel passaggio tra i professionisti. Un ciclo di vittorie così ampio non può essere frutto del caso, se non di una seria e ragionata programmazione. La Juve in Italia, forse prima di tutti, ha saputo investire e puntare sul settore giovanile, creando una miniera di giovani dalle belle speranze che in alcuni casi sono riusciti ad imporsi in serie A o nelle serie minori.

BABY SUCCESSI – Fiore all’occhiello della politica sui giovani della Juventus è sicuramente Claudio Marchisio. Gioiello della Primavera, complice anche la retrocessione in serie B della Juventus post Calciopoli, ha esordito nel 2006 con la Vecchia Signora diventando negli anni, oltre che leader indiscusso della Juve e perno fondamentale della Nazionale, uno dei migliori centrocampisti in Europa. Sempre nel 2006 ha fatto il suo esordio in bianconero Sebastian Giovinco, attuale capocannoniere della MLS con il Toronto. Con la società di C.so Ferraris, la ‘Formica Atomica’ ha anche vinto due scudetti sotto la gestione Conte, nel 2012 e nel 2013.

Nonostante abbia vestito per poco tempo i colori bianconeri, frutto lodevole del settore giovanile della Juve è anche Ciro Immobile, attualmente in Francia a giocarsi gli europei con la maglia della nazionale. Immobile ha anche esordito in Champions con la maglia della Juve, allora allenata da Ciro Ferrara, contro il Bordeaux.
Senza dimenticare Domenico Criscito, attuale difensore dello Zenit San Pietroburgo, e Daniele Rugani, tornato alla base lo scorso anno dopo la stagione positiva ad Empoli. Ma anche De Ceglie, attualmente in forza all’O. Marsiglia, Marrone, Mattiello e Pinsoglio, estremo difensore del Livorno. Degno di nota la storia di Fausto Rossi, dopo aver vinto da capitano il Viareggio in bianconero, ha vestito le maglie di Real Valladolid e Cordoba nella Liga spagnola, prima di tornare in Italia alla Pro Vercelli in serie B. Insomma, “se son rose fioriranno” è vero, ma nulla può senza un’accurata preparazione del terreno. In tal senso, la Juve si può considerare un’ottima contadina.

Aristide Rendina

This post was last modified on 4 Giugno 2016 - 13:35

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