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Che intuito, Max! Allegri azzecca tutti i cambi e porta la Juve al trionfo

Chiamarlo San Max è esagerato? Quanto meno la beatificazione, però, Massimiliano Allegri se la meriterebbe. Non soltanto perché ha portato la Juve a raggiungere risultati eccezionali negli ultimi due anni, ma anche perché le sue scelte a partita in corso hanno qualcosa di… provvidenziale! La finale di Coppa Italia è stata soltanto lo specchio di una stagione caratterizzata da parecchie vittorie decise dagli uomini che Allegri aveva chiamato dalla panchina: Alex Sandro, Cuadrado e soprattutto Morata sono risultati tremendamente decisivi nella sfida vinta contro il Milan, come già molte volte era successo quest’anno.

TEMPISMO – All’ora di gioco contro il Milan è arrivato il primo cambio: Alex Sandro al posto di un Patrice Evra in evidente difficoltà. Scelta di tempo perfetta, perché il terzino francese stava innanzitutto iniziando a soffrire più del dovuto le avanzate di Calabria, ma soprattutto perché non riusciva più a dare spinta offensiva. L’ingresso di Sandro ha dato alla Juve nuova linfa vitale, permettendo ai bianconeri di alzare il baricentro e di non farsi schiacciare da un Milan coraggioso. Discorso analogo per il cambio Cuadrado-Lichtsteiner, ma è ovviamente l’ingresso in campo di Morata al posto di Hernanes ad aver lasciato il segno nel modo più concreto: praticamente al suo primo pallone toccato, Alvaro ha trovato il gol-vittoria. Anche in questo caso, perfetta la scelta di tempo: a meno di quindici minuti dai rigori, quando non è né troppo presto né troppo tardi per spingersi in avanti.

CORAGGIO – Audace, Max Allegri. Sì, perché ha avuto il coraggio di sostituire due esterni tendenzialmente più difensivi con altri due decisamente più portati al gioco offensivo. Tutto questo nel momento in cui il Milan stava spingendo e schiacciando i bianconeri: un rischio, quello di Allegri, che però è stato calcolato con precisione ed ha in realtà permesso alla Juve di tenere il Milan più lontano e di respirare, oltre a trovare sbocchi offensivi. Non sono però molti gli allenatori che hanno il fegato per togliere un regista ed inserire un attaccante a tredici minuti dalla fine, sullo 0-0. Una scelta, quella di sostituire Hernanes con Morata, che avrebbe potuto essere controproducente e che molti avranno ritenuto imprudente, ma che per l’ennesima volta ha dato ragione ad Allegri: uno a zero, gol di Alvaro Morata. Morata Juve-Siviglia

ABITUDINE – I tre cambi perfetti di Milan-Juve, però, non sono assolutamente un caso: nel corso di tutta la stagione Max Allegri ha fatto delle sostituzioni la sua arma letale. Per informazioni, ad esempio, chiedere a Simone Zaza, uno che ha segnato quello che probabilmente è stato il gol scudetto partendo proprio dalla panchina. O a Stefano Sturaro, che ha segnato il 2-2 decisivo al Bayern Monaco contribuendo a tenere vive la speranze Champions. O ancora a Cuadrado e Alex Sandro, che ad ottobre confezionavano da subentrati il 2-1 all’ultimo respiro contro il Torino. E tanti altri ancora, a partire dal primo gol di Dybala in bianconero, da subentrato contro la Lazio in Supercoppa. Merito, certamente, di un organico sempre pronto a dare un contributo fondamentale anche partendo dalla panchina; ma non si può ignorare la straordinaria capacità di scelta di Max Allegri, sempre profetico nelle sue sostituzioni. Un veggente? No, semplicemente un uomo estremamente intelligente che di calcio capisce davvero tanto.

Alessandro Bazzanella

This post was last modified on 22 Maggio 2016 - 18:05

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