
- Wien 14.09.2020 - Die Schweizer Justiz hat am 30.09.2020 ein Strafverfahren gegen den Fifa-Präsidenten Gianni Infantino eröffnet. Es geht dabei um geheime Treffen zwischen dem Chef des Fußball-Weltverbandes und dem Leiter der schweizer Bundesanwaltschaft Lauber. Das teilte die Aufsichtsbehörde über die Bundesanwaltschaft AB-BA mit. - PHOTO: Fifa-Präsidenten Gianni Infantino in Wien bei einer Veranstaltung. // Vienna Austria - The Swiss judiciary opened criminal proceedings against Fifa President Gianni Infantino on September 30, 2020. It is about secret meetings between the head of the football world association and the head of the Swiss federal prosecutor Lauber. This was announced by the supervisory authority via the Federal Prosecutor s Office AB-BA. PHOTO: Fifa President Gianni Infantino in Vienna at an event. Fifa-Präsidenten Gianni Infantino *** Vienna 14 09 2020 On 30 09 2020, the Swiss judiciary opened criminal proceedings against Fifa President Gianni Infantino on 30 09 2020 The Swiss judiciary opened criminal proceedings against Fifa President Gianni Infantino on September 30 The Swiss judiciary opened criminal proceedings against Fifa President Gianni Infantino on 30 09 2020 This is about secret meetings between the head of the World Football Association and the head of the Swiss Federal Prosecutors Office Lauber This was announced by the supervisory authority over the Federal Prosecutors Office AB BA with PHOTO Fifa President Gianni Infantino in Vienna at an event Vienna Austria The Swiss judiciary opened criminal proceedings against Fifa President Gianni Infantino on September 30 2020 It is about secret meetings between the head of the football world association and the head of the Swiss federal prosecutor Lauber This was announced by the supervisory authority via the Federal Prosecutor s Office AB BA PHOTO Fifa President Gianni Infantino in Vienna at an event Fifa President Gianni Infantino PUBLICATIONxNOTxINxAUT
Oltre al rettangolo di gioco, nel calcio, c’è di più. Molto di più. Ci sono le Tpo, ad esempio: società che sanno di scatola vuota, ma allo stesso tempo capaci di inchiodare sotto contratto giocatori d’ogni tipo. Ci sono i fondi d’investimento, poi: da Nelio Lucas – ricordate gli screzi con Galliani? – CEO del fondo Doyen, fino ai rapporti interpersonali tra società di tutt’Europa che si fondono nel calderone del calciomercato.
Ecco: per capirne un po’ di più, abbiamo contattato Pippo Russo di calciomercato.com, tra i massimi esperti del “lato oscuro” del nostro gioco. Leggete attentamente cosa ci ha raccontato…
Sentiamo parlare sempre più spesso di Tpo, queste quasi mistiche società che controllano calciatori in giro per il mondo. Ma, in parole povere, cos’è una Tpo? E perché detengono tutto questo potere?
Bisogna innanzitutto spiegare cosa significhi la formula TPO, e in cosa si distingua dalla formula TPI che spesso le viene associata. Entrambe si riferiscono a situazioni in cui un soggetto finanziario esterno ai club acquisisce una quota dei diritti economici su un calciatore, cioè compra il diritto a guadagnare nel momento in cui il calciatore verrà ceduto. La prima formula, TPO, sta per Third Party Ownership, e indica una situazione in cui un soggetto finanziario (un fondo d’investimento, un investitore privato, una banca) compra dal club A una quota del giocatore X: esempio pratico, Doyen Sports Investments che compra dal Porto un 80% dei diritti su Yacine Brahimi, come è accaduto nell’estate del 2014. In questo caso il fondo diventa proprietario (owner) di una quota dei diritti economici sul calciatore, e quando il calciatore verrà ceduto riscuoterà quel diritto di proprietà. Rimanendo all’esempio riportato, Doyen incasserebbe un 80% (successivamente ridotto al 50%, perché il club ha ricomprato dal fondo il 30% dei diritti) della futura vendita di Brahimi realizzata dal Porto. La formula di Third Party Investment (TPI) è invece quella in cui l’attore finanziario aiuta un club a acquistare un calciatore finanziandone una quota: esempio pratico, Doyen Sports Investments che nell’estate del 2012 ha finanziato al 50% l’acquisto di Ola John del Twente da parte del Benfica. Ancora una volta, il fondo avrà diritto al 50% della cifra quando Ola John verrà venduto dal Benfica. Sulla differenza fra le due formule hanno insistito gli attori finanziari che investono in diritti economici di calciatori, sostenendo che loro fanno TPI e non TPO, cioè che loro non sono proprietari di calciatori ma si limitano a finanziarne parte dell’acquisto. Ritengono sia questo un modo per rendere più presentabile la loro azione, ma la verità è che se si guarda all’aspetto cruciale le cose non cambiano: e l’aspetto cruciale riguarda il fatto che denari prodotti dentro il calcio vengono portati fuori dal mondo del calcio. Il mondo del pallone viene trasformato in un incubatore finanziario, un campo dove lo sport diventa un fenomeno secondario e si pensa innanzitutto a produrre denaro a mezzo di denaro.
Quali sono le mosse operate dalla Fifa e dall’Uefa per arginare questo fenomeno? E, al momento, sono state manovre utili?
Leggendo le tue inchieste, si scopre come anche la Juventus abbia avuto modo di entrare in contatto con queste società: quanto hanno inciso le Tpo nel calciomercato bianconero degli ultimi anni? Quali sono i casi più eclatanti?
Si può parlare di un caso esplicito: quello di Marcelo Estigarribia, che è giunto alla Juventus dal Deportivo Maldonado, un piccolo club uruguayano dal quale transitano grandi calciatori sudamericani per essere immediatamente rivenduti. Si tratta dello stesso club al quale è stato ceduto Jonathan Calleri, l’attaccante argentino del Boca Juniors che a gennaio avrebbe dovuto andare all’Inter. Tornando a Estigarribia, nel corso di un’intervista rilasciata a Sportweek a settembre 2014 ha dichiarato di essere assoggettato a un fondo d’investimento che di anno in anno lo dà via in prestito a 500 mila euro, e sarebbe pronto a cederlo per 5 milioni. E questo spiega come mai il giocatore abbia cambiato continuamente club. C’è poi da chiarire il caso di Rogerio, parcheggiato al Sassuolo. La stampa brasiliana ha raccontato nelle scorse settimane che parte dei suoi diritti fosse in possesso di Doyen.
Nel tuo libro, “Gol di Rapina”, parli del Locarno, una società svizzera che ha acquistato Higuain nel 2007 per girarlo poi al Real Madrid: cosa ci puoi dire su questa vicenda? E, data la situazione economica delle nostre società, l’Italia corre il rischio di diventare un altro “paradiso delle Tpo”?
Se Pippo Russo avesse la possibilità di parlare di questo problemi col nuovo presidente della Fifa, Gianni Infantino, cosa gli chiederebbe?
This post was last modified on 10 Dicembre 2021 - 12:36 12:36