Mario Sconcerti sul disastro Italia: “La fiamma si è spenta già nel 2006. La Juve ci ha illuso…”

Grande amarezza in tutto il mondo del calcio, e non soltanto tra i tifosi italiani, a causa della mancata qualificazione al Mondiale del 2018 in Russia. In tanti hanno espresso la loro opionione sulla situazione attuale del calcio italiano e sulle strategie per una rapida ripresa. Tra questi figura anche Mario Sconcerti, il quale sulle pagine del Corriere della Sera rivela tutto il suo malcontento. “Per la prima volta non trovo le parole”, questo il commento iniziale del giornalista e scrittore italiano.

SCONCERTI SUL DISASTRO ITALIA

E’ TUTTO FINITO NEL 2006 –Sarebbe sciocco pensare che tutto sia cominciato stasera. La fiamma si è spenta nel 2006, cinque minuti dopo l’istante in cui abbiamo vinto il Mondiale. Avevamo Del Piero, Totti, Cannavaro, Toni, Pirlo e decine di altri giocatori fuori del normale. Poi siamo usciti al primo turno nel 2010 e di nuovo al primo turno nel 2014. Ci ha illuso la Juventus ma la Juve è un altro movimento, un’altra realtà. Quella italiana è leggera ed egoista, gonfiata per convenienza comune ma senza più una base tecnica. Ventura ha allargato il problema, ma lui se ne andrà e sarà punito dall’evidenza della sua inadeguatezza”.

ERRORI DI VENTURA? – “Formazione sbagliata, senza Insigne, con un centravanti doppio che colpiva i piedi dell’altro, con centrocampisti senza qualità e la stessa difesa dei cicli precedenti. Ha reso dannoso il suo passaggio, ma il problema non è mai stato lui.  

Ma non siamo davanti a un temporale, siamo davanti a un vero rovesciamento di situazioni sociali. È tempo di rivedere tutto perché è già tardi. Questa è la prima epoca in cui tutti i ragazzi devono pagare per giocare a calcio e pagando devono giocare tutti. Dov’è la selezione? Davvero il socialismo poteva riemergere dal calcio?”.

Luca Piedepalumbo

 

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