Buffon: “Ho sempre cercato la perfezione. Da sette anni dite che sono in calo…”

Tante le critiche mosse nei confronti di Gigi Buffon nell’immediato post Spagna-Italia, e non solo. Il capitano della Juventus e della Nazionale italiana è stata additato come maggiore responsabile per i tre gol subiti al Bernabeu, in particolare per l’1-0 firmato da Isco su calcio di punizione.  Tuttavia, alla soglia dei 40 anni, Buffon dimostra con i fatti e con i premi, non ultimo quello come come miglior portiere della passata Champions League, tutto il suo valore e respinge al mittente qualsiasi giudizio affrettato. Ecco le sue parole raccolte dal Corriere della Sera. 

BUFFON PARA LE CRITICHE

“Le critiche vanno accettate come l’alternarsi delle stagioni. Sono inevitabili e va bene così. Non provo né disappunto né rancore. Si perde una partita 3-0, sono il punto di riferimento, il capitano e il portiere e ci sta che ci siano critiche, così come è avvenuto negli ultimi 7-8 anni: alla prima cosa che non andava hanno sempre cercato di mettermi in dubbio. Ferito? Ti senti ferito se ci sono critiche reali e costruttive. Se si fa il tiro al piccione mi puoi anche prendere. Ma non intacchi quello che sono e quello che voglio continuare ad essere”.

“Sono scaramantico e tra il titolo di miglior portiere della Champions e il rigore parato contro il Cagliari forse ho iniziato troppo bene. Visto che da 7 anni dite che sono in calo magari questa volta ci beccate. A forza di gridare ‘al lupo, al lupo’, magari arriva veramente. Ma io non ho questo tipo di sensazione. E lo dico con tutta la lucidità e la serenità del caso. Ho fatto 23 anni di carriera proprio perché sono molto critico con me stesso. Ho sempre cercato la perfezione. Non mi sono mai fatto andar bene nulla. So benissimo come sto e dove posso arrivare. Ho ben preciso l’obiettivo“.

“Che aria tira nello spogliatoio della Nazionale? C’è l’orgoglio ferito di una squadra che sembra essere stata ridimensionata, ma ha un futuro importante”.

Luca Piedepalumbo

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