Guardiola-Juve, quando il giornalismo diventa terreno di scontro ideologico

Fonti, conferme, contro-verifiche, indiscrezioni, smentite. Tutto e il contrario di tutto nella guerra mediatica tra diverse fazioni giornalistiche su chi azzeccherà per forza di cose il nome del prossimo allenatore della Juve. Un conflitto ideologico portato avanti da chi probabilmente vede nel giornalismo 2.0 una minaccia alla deontologia mediatica della carta stampata, antico baluardo dell’informazione giornalistica da tempi antichi. 

Ormai il conflitto ideologico si dispiega in modo grottesco sotto forma di gioco a chi ha la fonte più informata e mediaticamente più affidabile. Una specie di gioco fanciullesco a “chi ce l’ha più lungo”, mi perdonerete il francesismo. Tra conferme e smentite verso l’operato degli altri, per molti addetti ai lavori, quello che sarà il nuovo allenatore della Juve potrebbe diventare una questione di dignità per i sostenitori del nome Sarri o Guardiola. Qualunque sia l’epilogo, una fazione vincerà e si burlerà dell’altra, sfacciatamente, giocando sulle secche smentite ricche di presunzione e poco consone all’etica umile di una figura giornalistica ormai sempre più rara.

Ognuno sia libero di operare con le proprie fonti e con i propri mezzi, purché credibili ovviamente, senza dover rendere conto ad altri o giustificare le proprie notizie. Una sfinente ricerca di riportare e smentire ciò che altri dicono, di chi fa all-in su un nome piuttosto che un altro, di chi conferma o di chi smentisce. Tutto ciò rasenta ormai il ridicolo. Che ognuno si impegni a seguire chi meglio crede senza avere da ridire sul lavoro degli altri, soprattutto nel momento in cui si riporta pedissequamente il contenuto di altri colleghi giornalisti, burlandosi delle notizie di chi conferma cosa o smentisce altro. Come se chi avesse fatto all-in e risultasse in torto successivamente, avrebbe irrimediabilmente la carriera compromessa da una dritta sbagliata. Una caccia alle streghe inutile! 

E comunque, a dispetto di tutto e di tutti, vi sono sempre più conferme e convergenze sul nome di Guardiola e di come sia la priorità del Presidente bianconero, voglioso di regalare ai propri tifosi un altro colpo da 90. La musica inizierà e presto si avvieranno le danze. 

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