L’arma a doppio taglio del laurearsi campioni con un mese d’anticipo

Per la quinta volta nel corso degli ultimi cinque anni, la Juventus non esce vincitrice dall’Olimpico al termine di un match con la Roma. Arriva questa sera la terza vittoria casalinga dei giallorossi nei confronti della Juventus. I capitolini possono continuare ad ambire al sogno Champions, ma perché la Juventus è apparsa così vulnerabile? La risposta è a dir poco scontata: i bianconeri non hanno nulla a cui ambire da circa tre settimane.

Avendo ipotecato lo scudetto già a cinque giornate dal termine del campionato, la Vecchia Signora ha inevitabilmente accusato un calo dovuto alla carenza di stimoli. La partenza sprint, con i due goal sfiorati prima da Cuadrado e poi da Dybala, non ha certamente donato lucidità ai calciatori della Juventus i quali hanno poi sottovalutato i propri avversari e preso sottogamba la forte voglia che avevano i giallorossi di portar a casa tre punti fondamentali per il proprio rush finale.

A CHI ATTRIBUIRE LE COLPE?

Sfortuna? Campionato poco allenante? Eliminazione dalla Champions? Tutto ciò ha fatto sì che la Juventus giocasse un finale di campionato con pochissima voglia, ma anche con pochissimi calciatori a disposizione. Le tante indisponibilità, fra infortuni e squalifiche, hanno peggiorato e non di poco le potenzialità della Juventus nel corso delle ultime uscite. I campioni d’Italia avrebbero potuto vestire i panni di “bastoni fra le ruote” nei confronti delle compagini che hanno ancora tutto da perdere e tutto da guadagnare in campionato. La squadra che sta scendendo in campo, invece, appare ancora fragile, svogliata e ferita dall’esito della fatale sfida con l’Ajax.

Alessandro Zanzico

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