Douglas Costa: il bianco e il nero di questa Juve

Ottavo scudetto emblematico come uno dei giocatori più misteriosi di questa stagione: Douglas Costa. Un calciatore che, per doti fisiche e tecniche, farebbe invidia a qualsiasi top club europeo. Eppure, questa estate, potrebbe essere proprio lui a dire addio alla Vecchia Signora.

BIANCO E NERO

Le motivazioni? Troppe, davvero troppe. Dallo sputo a Di Francesco contro il Sassuolo fino alla mezza partita giocata, all’andata, contro l’Ajax, il brasiliano si è trascinato dietro un’annata di sole squalifiche e infortuni. Ah, e non dimentichiamoci il compleanno di Neymar. Insomma, Douglas Costa, dai più, viene ricordato per le classifiche su Fortnite anziché per le presenze in campo. E questo, alla Juventus, non è ammissibile. Bisogna, però, tenere in considerazione il valore assoluto dell’esterno offensivo: ha una tecnica da far invidia a tantissimi giocatori, per non parlare di una velocità e un tiro devastanti. Nelle pochissime partite giocate, Costa ha infatti colpito molte volte i legni (l’ultimo proprio contro l’Ajax, in 20 minuti scarsi di partita), dimostrando di essere l’unico in grado di portare il caos nelle difese avversarie. Un’arma potenzialmente devastante a partita in corso, come l’aveva concepita anche Allegri, ma che quest’anno ha sparato quasi solo a salve. E, dunque, alla Signora spetta una decisione difficile e dolorosa. Cederlo ha molto senso, ma in una stagione di soddisfazione precaria, nonostante l’ottavo scudetto di fila (che non era di certo l’obiettivo principe), è giusto cedere un giocatore che era, sulla carta, fondamentale e che mai è risultato tale?

Douglas è stato sia bianco che nero, col secondo colore che ha prevalso nettamente quest’anno. Riuscirà, il prossimo, ad essere finalmente bianconero?

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