Mancini: “I giovani bravi devono giocare di più”

Nel corso di un’intervista per il mensile “Esquire”, il CT della Nazionale Roberto Mancini ha parlato dell’attuale situazione del calcio italiano, “bacchettando” poi quelle società che non danno abbastanza spazio ai giovani emergenti.

SUL CALCIO ITALIANO

“In Italia è più importante il risultato finale di come ci si arriva. Ci abbiamo vinto per decenni, con questa mentalità. Però oggi il calcio è cambiato. Se non riesci a impostare una squadra che giochi anche bene, non puoi vincere con continuità”

SUI GIOVANI

“Il momento era difficile, molti dicevano che in Italia non c’erano giocatori. Ma io penso che l’Italia abbia sempre cresciuto giocatori bravi, anche nei momenti difficili. Ce n’erano però, e visto che erano anche giovani si poteva provare a fare qualcosa di diverso. Ai miei tempi i giocatori di 20 anni avevano già 150 presenze in prima squadra. C’è bisogno che giochino di più. Tecnicamente sono tutti bravi, ma l’esperienza è fondamentale, soprattutto quella che accumuli nelle partite internazionali”.

Simone Nasso

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