Scorie Champions e fatal Genova: arriva la prima sconfitta in Serie A

Dopo aver visto la miglior versione della Juventus, toccando praticamente il cielo con un dito, arriva subito una sveglia brutale.
Si è toccato il baratro, a prescindere dalla prima sconfitta stagionale in campionato.
In fondo Genoa-Juventus non è stata poi così differente da altre prestazioni di quest’anno da parte degli uomini di Massimiliano Allegri.
Merito però va dato anche agli avversari: il campo di Marassi è storicamente una trasferta complicata per Madama.
Dalla tripletta di Giovani Simeone alla vittoria sofferta dello scorso anno ad inizio campionato.
Fatal Genova e la Juventus perde la sua invincibilità in Serie A, la sconfitta numero 5 della stagione.
Forse la meno indolore, visto il gap enorme rispetto al Napoli, eppure un’avvisaglia molto importante.
C’è ancora da sudare e da lavorare per arrivare trionfanti a maggio.

Genoa-Juventus, due prestazioni agli estremi

Nonostante siano trascorsi 5 giorni dalla vittoria con l’Atletico Madrid, le scorie della Champions League si sono fatte sentire tantissimo.
Una Juventus ancora sbronza dell’impresa che scende scarica e senza idee sul rettangolo verde di gioco.
Per la prima volta dal suo approdo a Torino, Cristiano Ronaldo viene lasciato a casa.
A riposo anche Szczesny, capitan Chiellini e Matuidi, oltre a Bernardeschi.
Max rispolvera il tridente con Bonucci centale, con ai suoi lati Rugani e Caceres, a difesa dell’ex Perin.
Mediana composta invece da Pjanic, il tedesco Emre Can e Bentancur.
Sugli esterni spazio alla fantasia di Alex Sandro e Cancelo, in avanti Mandzukic con Dybala.
E’ un primo tempo avaro di occasioni: il primo sussulto lo offre il VAR con un presunto rigore prima concesso al Genoa e poi non confermato.
La Vecchia Signora appare quasi svogliata e stanca.
Si cerca poche volte la verticalizzazione e Mandzukic è abbandonato a se stesso.
A centrocampo si pensa più a distruggere che a costruire e sia Pjanic che Dybala non trovano i corridoi giusti per far male.

Juventus, questione di bianco o nero

Il mantra di questa Juventus rispecchia un po’ i colori sociali del club.
O si è capaci di imprese mostruose e inimmaginabili come quella con l’Atletico Madrid, oppure di tonfi fragorosi con squadre che lottano per la salvezza come il Genoa.
Non esistono mezze misure o meglio non per questo gruppo che ha bisogno di cadere prima di risollevarsi e tornare più forte.
E’ questo che dovrà avvenire fin dopo la sosta, dal prossimo appuntamento in campionato.
Una sconfitta che non deve creare isterismi, ma far comprendere quali sono gli errori nell’approccio e nella gestione delle gare.
Calma e testa, altri due pensieri del nostro allenatore da sposare e condividere in toto.
Perché è dando sempre il meglio di sé che si può migliorare, anche in ottica della doppia sfida con l’Ajax in Champions League.


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