Atletico Madrid: fidarsi è bene, non fidarsi è meglio

Le notti di Champions League hanno un fascino particolare, regalano emozioni incredibili che segnano indelebilmente le nostre vite. Quando parte l’inno della Coppa dalle Grandi Orecchie si entra in un’altra dimensione, come se tutto il mondo intorno si fermasse per 90′ nonostante i problemi di tutti i giorni. Finalmente, dopo una trepidante attesa, tocca alla Juventus fare il debutto agli ottavi di finale di Champions League. La trasferta non è delle più semplici, il Wanda Metropolitano di Madrid aspetta Cristiano Ronaldo e compagni che sono arrivati al meglio, sia fisicamente che psicologicamente, per affrontare questo appuntamento. Invece, l’Atletico Madrid come arriva al match di domani sera?

I Colchoneros non sono nella miglior condizione stagionale: tra infortunati e giocatori non proprio al top della forma, il Cholo Simeone dovrà inventarsi qualcosa di speciale per fermare le scorribande bianconere. Ma si sa, il Cholismo dell’Atletico si manifesta particolarmente in queste gare e negli ultimi anni Griezmann e soci hanno dimostrato di poter far male a tutti. Nell’ultimo match di campionato i biancorossi hanno interrotto una striscia di due sconfitte consecutive, grazie alla sola rete de Le Petite Diable che ha permesso ai suoi di superare il Rayo Vallecano per 0-1. Può sembrare strano, ma i ragazzi di Simeone hanno delle grosse lacune in difesa. Il solo Godin, oggi come oggi, non è in grado di fare reparto da solo, per questo aspetto è fondamentale il rientro di Savic al suo fianco.

In estate l’Atletico ha preso in prestito Santiago Arias dal PSV per cercare di svecchiare il reparto difensivo. Il colombiano è un terzino di spinta con molte lacune difensive, evidenziate in particolare nel derby contro il Real Madrid in cui Vinicius Jr. gli sgusciava via da tutte le parti. In questa ottica probabilmente Simeone non lo vorrà rischiare e quasi sicuramente rispolverà l’esperto Juanfran sulla destra, mentre sulla fascia opposta ci sarà Felipe Luiz vista l’indisponibilità di Hernandez. In mediana è importantissimo il recupero di Koke, per lo spagnolo sarà la prima gara dopo il lungo periodo di stop e di certo non sarà al meglio della condizione fisica. Al momento la sua presenza è incerta, i favoriti per una maglia da titolare sono Saul ed una tra Thomas e Rodri, con Correa e Lemar sugli esterni.

Nell’ultima mezz’ora contro il Rayo Vallecano è rientrato anche Diego Costa. Lo spagnolo incarna in pieno i valori del Cholismo, non a caso con il suo ingresso in campo l’Atletico ha aumentato grinta, cattiveria agonistica e voglia di vincere nei suoi compagni. L’ex Chelsea non dovrebbe partire titolare, Griezmann e Morata sono i favoriti ma non c’è da escludere che a partita in corso si possa formare il tridente.

PREGI

In particolare contro il Real Madrid, i Colchoneros hanno dimostrato di saper far male in qualsiasi momento. I Blancos stavano amministrando il vantaggio, è bastato un notevole pressing sul portatore di palla di Correa per recuperarla e punire l’alta difesa di Solari con un passaggio in profondità per mandare Griezmann a tu per tu con Courtois. Per i bianconeri sarà importante non forzare troppo la giocata in fase di impostazione per non far scattare il letale contropiede avversario. L’Atletico avrà perso qualcosa in difesa, ma in attacco hanno un talento smisurato rispetto agli anni scorsi. Griezmann è l’ago della bilancia dei madrileni, ormai è diventato un tuttofare: inventa, segna, fa segnare come pochi al mondo. L’altro fattore potenzialmente decisivo i madrileni ce l’hanno in porta con Oblak, lo sloveno è certamente uno dei migliori 5, se non 3, portieri di oggi e quando è in serata è davvero difficile segnargli. Un altro aspetto da non sottovalutare è l’ambiente che i tifosi creeranno al Wanda Metropolitano, quello stadio sarà una vera bolgia e potranno davvero essere il dodicesimo uomo in campo.

DIFETTI

Come già detto, il Madrid non è più la difesa imperforabile di qualche anno fa. Nelle ultime 3 partite (contro Siviglia, Real Madrid e Rayo Vallecano) hanno subito 5 reti e potevano essere almeno 3/4 in più se in porta non ci fosse stato Oblak. Ciò che manca è principalmente il filtro nella mediana: se tre stagioni fa c’erano Gabi e Kobe a dare una certa solidità alla squadra, oggi Rodri, Saul e Thomas non garantiscono gli stessi equilibri. In più, gli esterni di centrocampo non hanno caratteristiche difensive quindi Alex Sandro e De Sciglio (in vantaggio su Cancelo) potranno risultare delle pedine fondamentali nello scacchiere di Massimiliano Allegri. Ciò che manca a questo Atletico rispetto alle scorse stagioni è la durezza mentale grazie alla quale era quasi invincibile. Prendendo ancora una volta come esempio la partita contro il Real, i Colchoneros hanno giocato da Colchoneros per 25′ ma, una volta subita la rete dello svantaggio, si sono sciolti minuto dopo minuto come neve al sole.

Domani sera la Juventus dovrà farsi trovare pronta per concretizzare al meglio le occasioni che avrà a disposizione, come ha già detto Allegri l’obiettivo primario è quello di segnare almeno una rete. Al di là della condizione fisica, di quella mentale e di tutti i tatticismi vari, i bianconeri dovranno avere rispetto dell’Atletico Madrid perchè quando suona l’inno della Champions League tutto è diventa imprevedibile.

Michele De Blasis

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