L’applauso, il volo in Grecia, l’ufficialità: Ronaldo ha riscritto la storia

10 luglio 2018. La storia non è più la stessa. I ricordi si rincorrono, le emozioni riempiono il cuore, la memoria ci riporta a quel giorno così carico di pathos. In quella mattina di inizio luglio, il Presidente Andrea Agnelli si è imbarcato su un volo privato dall’aereoporto di Pisa destinazione Kalamata, nella periferia del Peloponneso.

Lì, nel resort a Costa Navarino, Cristiano Ronaldo e la sua famiglia stavano serenamente trascorrendo le loro vacanze. Quella, sicuramente, è stata la mossa decisiva. Dai primi rumors di un possibile quanto inimmaginabile passaggio di CR7 alla Juventus allo scacco matto improvviso in terra greca.

Il sogno di milioni di tifosi juventini è diventato realtà quel 10 luglio. Quanto sarcasmo agli albori della trattativa, quanti “Figuriamoci se Ronaldo sbarca in Italia”, quante dita incrociate nella speranza di vedere il portoghese in bianconero. Ore 17.30: “Cristiano Ronaldo è un nuovo giocatore della Juventus“.

Chi l’avrebbe mai immaginato? La storia cambia, l’Italia abbraccia il detentore del Pallone d’Oro e acquista prestigio agli occhi del mondo. La Juventus, tra le vittime predilette del portoghese in Champions League, da Cardiff fino alla rovesciata dell’Allianz Stadium. E quell’applauso, quanto ha pesato nel suo arrivo…

La passerella a Villar Perosa non può che stropicciare gli occhi al pubblico arrivato in festa nel comune piemontese. Quella casacca bianconera sembra cucita su misura sulle spalle del campione portoghese. Dalle amichevoli al campionato, il passo è brevissimo. Occorre aspettare la quarta giornata per ammirare il primo urlo in volo di CR7. Doppietta al Sassuolo per non farsi mancare nulla.

Da quel momento, poi, Cristiano non si è più fermato. 17 centri, fino a questo momento, lo incoronano capocannoniere della Serie A. Sassuolo, Frosinone, Udinese, Genoa, Empoli, Milan, Spal, Fiorentina, Torino, Atalanta, Sampdoria, Lazio e Parma. Queste le vittime dell’ex Real Madrid.

Madrid… La speranza del popolo juventino è rivolta verso quel 1 giugno al
Wanda Metropolitano. “Sono i sogni a dar forma al mondo”. La Juventus, intanto, si gode il suo fuoriclasse, che da quel 10 luglio in poi ha riscritto completamente la storia del club bianconero.

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