Nessuno pensa alla Signora. Ancelotti: “Juventus? Siamo l’anti-nessuno”

Prova più che convincente quella del Napoli contro il Torino. Carlo Ancelotti può dirsi pienamente soddisfatto della prova dei suoi, che adesso attendono le mosse della Vecchia Signora contro il Frosinone. Ad una sola giornata di distanza a dividerle dal primo scontro diretto, gli azzurri appaiono come l’unica squadra in grado di combattere apertamente per lo scudetto. Ma in casa Napoli, almeno a parole, si vola basso.

PRESTAZIONE E UMILTÀ

Compattezza, fluidità nella manovra, cinismo e duttilità. Sono le chiavi del nuovo Napoli che ha letteralmente sottomesso il Torino dell’ex Mazzarri. I nuovi arrivati stanno entrando nei meccanismi semi-sarriani, con i senatori che invece stanno assimilando le nuove basi ancelottiane. Soprattutto in chiave mentalità. Sì, perché gli azzurri sono apparsi molto più vivaci e sicuri proprio dal punto di vista mentale. Una sicurezza nei propri mezzi che però non sfocia in superbia, ma che anzi porta ad una inaspettata saggezza. Si vola bassi ma lo si fa al massimo delle proprie possibilità. Persino a parole, con il protagonista assoluto di oggi, Lorenzo Insigne, che afferma ai microfoni di DAZN: “Con un nuovo allenatore dovevamo ripartire da zero, lo sapevamo, ma gli interpreti sono sempre uguali. Con giocatori di qualità non ha importanza il ruolo o gli schemi, contano tecnica e impegno. Dobbiamo pensare partita dopo partita. La Juventus? L’anno scorso l’abbiamo battuta ma siamo comunque arrivati secondi. Se non vinci mercoledì è inutile andare a vincere a Torino”.

CONDOTTIERO SERENO

Servirà serenità per tener testa alla Juventus e a CR7. Lo sa bene anche Carlo Ancelotti, il nuovo condottiero, che come sempre appare determinato ma implacabilmente sereno. L’essere anti-Juve è una condizione scomoda che non porta altro che guai, così sembra pensarla: “Dobbiamo essere competitivi per il campionato, lo speriamo così come nelle altre competizioni. Essere l’anti-Juve? Non ci interessa essere anti-qualcuno, noi pensiamo a crescere. Sul campo si vedrà. Non manca tanto a quella sfida”. Lavoro, qualità, tranquillità. Questo sembra il mantra ancelottiano del nuovo Napoli. E tanto è traspirato osservandolo contro il Torino, con una vittoria arrivata con sacrificio ma senza affanni. Affanni che possono arrivare da una lotta mentale troppo serrata con la Signora, che al momento appare almeno sulla carta irraggiungibile. Il campo però è, da sempre, l’unica certezza.

E per la prima delle tante verità di questo nuovo campionato arriverà dopo il turno infrasettimanale, in cui si scoprirà se davvero gli azzurri sono destinati ad essere o meno l’anti-nessuno.

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