Ritmi blandi e poche occasioni: che differenza con la Champions!

Il derby di Torino va alla Juventus! Non che sia una novità visti i precedenti, ma ogni volta che si avvicina questa partita ci si aspetta un atteggiamento diverso da parte dei giocatori granata. Puntualmente, però, i ritmi rimangono bassi e i bianconeri hanno la meglio. Stavolta l’ha decisa Alex Sandro, servito in area piccola da un eccellente Bernardeschi. La Juventus ha poi difeso il risultato senza troppi patemi, differentemente da quanto accaduto martedì col Tottenham, a conferma dell’abisso che esiste tra calcio italiano ed europeo.

Il Tottenham è abituato a sudare

In Premier League non è una notizia se l’ultima in classifica strappa punti alla prima. Il livello, complessivamente alto, non permette cali di concentrazione e una trasferta sul campo del West Bromwich Albion potrebbe trasformarsi in un incubo. Il ritmo impresso dalla squadra di casa è diverso da quello di un Benevento o di una Spal. E tutto ciò non aiuta la Juventus.

Nel campionato italiano sono poche le formazioni che possono mettere in seria difficoltà la squadra di Allegri. Le altre sono di facile preda per la difesa bianconera, sempre ben piazzata e raramente presa in contropiede. Per il Tottenham, già ben allenato in Inghilterra, è più semplice mantenere lo stesso atteggiamento anche nelle importanti partite di Champions. La Juve, invece, vive di intense sessioni settimanali che la preparano a questi match, ma ovviamente per più motivi spesso non si ottengono i risultati sperati.

Il calcio italiano è diverso dagli altri, da sempre. Siamo conosciuti per l’ottima difesa e, adesso, anche per il poco spettacolo offerto agli appassionati. Una maggiore competitività, dunque, dovrebbe essere il fine per garantire uno scenario elevato e migliori risultati anche in campo internazionale.

 

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