Juve, puoi goderti un Bernardeschi 2.0: l’arte del prendersi le responsabilità

Oggi cominci fuori, Fede. Sei affaticato e non possiamo permetterci di perderti per troppo tempo.”. Ce lo immaginiamo così il discorso che Allegri ha fatto a Bernardeschi prima del derby di Torino di stamattina, perché – nonostante l’infortunio di Mandzukic – il tecnico bianconero ha preferito puntare su Alex Sandro nel tridente. Poi, però, il destino ci si mette di mezzo, quando vuole. E il destino aiuta chi, quel proprio destino, se l’è creato con dedizione, umiltà e voglia di fare. Perché Bernardeschi, da quando è arrivato alla Juventus, non ha mai detto una parola fuori posto: ha sempre aspettato il suo turno e, una volta concessagli qualche occasione, l’ha sfruttata alla grandissima.

IL DESTINO SI TRAVESTE DA… HIGUAIN

Stavolta, il destino amico di Federico ha le sembianze di un ragazzone argentino, che ha da poco realizzato una doppietta in Champions League. Uno scontro apparentemente innocuo, ma Gonzalo ci resta secco. Una brutta botta alla caviglia che gli toglie certezze e fiducia: deve alzare bandiera bianca. Ma Allegri – seppur in emergenza – ha giocatori su cui contare per sopperire ad una tale defezione. Si scaldano Bernardeschi e Dybala, ma la scena se la prende il primo. Più in palla, più inserito negli schemi più recenti della squadra bianconera, più in serie positiva.

E l’affaticamento sembra soltanto un ricordo. Perché Berna entra alla grandissima, pettinando il pallone come solo i calciatori dotati di grande tecnica sanno fare e proponendosi sempre come soluzione ottimale per i compagni. E poi la gemma, perché di gemme ne sta già regalando tantissime. Nell’assist ad Alex Sandro c’è tutto: movimento sulla sua fascia, freddezza, dribbling, visione di gioco. E il passaggio vincente lo fa col destro, non esattamente il suo pezzo forte.

E nel secondo tempo potrebbe anche replicare – stavolta col sinistro – ma Dybala è ancora freddo e fallisce. Con la perla di oggi Bernardeschi sale a quota 5 assist in campionato: niente male, considerando che – finora – è stato tutt’altro che un titolare inamovibile. Ma, di questo passo, la musica è destinata a cambiare. Sempre se non sia già successo…

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