Cosa succederebbe se la Lazio si ritirasse dal campionato?

Lazio, ipotesi clamorosa: ritiro dal campionato? – Premessa dovuta: almeno per ora, si tratta di un ragionamento per assurdo. I biancocelesti son rimasti scottati dall’epilogo della sfida di ieri sera contro il Torino e soprattutto dal modo in cui è maturato. Il doppio episodio quantomeno dubbio a ridosso dell’intervallo ha scatenato l’ira di allenatore e dirigenza, che in coro hanno sottolineato la sensazione di ‘defraudamento‘ avvertita dall’intero ambiente.

Al punto tale, secondo quanto riportato da SportMediaset, di meditare il ritiro dall’attuale campionato. Si tratta di una decisione estrema, forse troppo forte e probabilmente fuori luogo: ma se dovesse realmente andare così, cosa succederebbe alla Serie A? Sul sito ufficiale della FIGC c’è un documento dedicato all’annosa questione: son 10 i punti a cui prestare attenzione, e adesso proveremo a concentrarci sui più importanti.

LAZIO RITIRO CAMPIONATO: LE CONSEGUENZE

1. Le società hanno l’obbligo di portare a termine le manifestazioni alle quali si iscrivono e di far concludere alle proprie squadre le gare iniziate;

2. La società che rinuncia alla disputa di una gara di campionato o di altra manifestazione o fa rinunciare la propria squadra a proseguire nella disputa della stessa, laddove sia già in svolgimento, subisce la perdita della gara con il punteggio di 0-3, (…), o con il punteggio al momento più favorevole alla squadra avversaria nonché la penalizzazione di un punto in classifica, (…);

3. Qualora una società si ritiri dal campionato o ne venga esclusa per qualsiasi ragione durante il girone di andata, tutte le gare in precedenza disputate non hanno valore per la classifica, che viene formata senza tenere conto dei risultati delle gare della società rinunciataria od esclusa;

4. Qualora una società si ritiri dal campionato o da altra manifestazione ufficiale o ne venga esclusa per qualsiasi ragione durante il girone di ritorno tutte le gare ancora da disputare saranno considerate perdute con il punteggio di 0-3, (…), in favore dell’altra società con la quale avrebbe dovuto disputare la gara fissata in calendario.

5. La società che rinuncia per la quarta volta a disputare gare è esclusa dal Campionato o dalla manifestazione ufficiale;

6. Il mancato pagamento di somme, coattivamente disposto dalle Leghe, dal Settore per l’attività giovanile e scolastica, dalle Divisioni, dai Comitati e dai Dipartimenti, equivale a rinuncia alla disputa della gara;

7. Alle società che rinunciano a disputare gare od a proseguire nella disputa delle stesse, sono irrogate anche sanzioni pecuniarie nella misura annualmente fissata dalle Leghe e dal Settore per l’Attività Giovanile e Scolastica. (…);

8. Alle società che si ritirino o siano escluse dal campionato o da altre manifestazioni ufficiali nei casi di cui al comma 3 del presente articolo sono irrogate sanzioni pecuniarie fino a dieci volte la misura prevista per la prima rinuncia; le stesse sono altresì tenute a restituire eventuali percentuali alle società che le hanno in precedenza ospitate e che, per effetto della rinuncia o della esclusione, non possono essere a loro volta ospitate;

9. Sono parimenti irrogate sanzioni pecuniarie fino a dieci volte la misura prevista per la prima rinuncia alle società che si ritirino o siano escluse dal Campionato o da altre manifestazioni ufficiali nel caso di cui al comma 4 del presente articolo;

10. Le Leghe, il Settore per l’Attività Giovanile e Scolastica, le Divisioni ed i Comitati, quando ritengono che il ritiro di una società da una manifestazione ufficiale sia dovuto a causa di forza maggiore, possono, su motivata istanza della società interessata, richiedere al Presidente Federale una deroga alle disposizioni del presente articolo.

 

Come si suol dire: “non succede, ma se succede…”. Pertanto, meglio lasciarsi trovare pronti dinanzi a quella che sarebbe – per distacco – la decisione più clamorosa dell’ultimo decennio (almeno) di Serie A.

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