Juventus, muro invalicabile per Bonucci e Alex Sandro

La linea della Juventus è sempre stata chiara: i big sono blindati. Ecco perchè Marotta non ha intenzione di cedere Bonucci e Alex Sandro. Sarebbe un segnale importantissimo per la concorrenza, soprattutto in Europa. A Sky lo stesso Allegri, intervistato da Paolo Condò, ha definitivo Bonucci il leader del futuro. Lo stesso Marotta ha già rifiutato un’importantissima offerta del Chelsea per Sandro e la linea non è di certo cambianta. Certo, la volontà dei singoli è un fattore cruciale, ma nulla al momento fa pensare ad un ripensamento. La parola chiave è resistere.

I motivi per non cedere Bonucci e Alex Sandro

Come sottolinea oggi La Gazzetta dello Sport, in casa Juve sarà fondamentale fare muro a qualsiasi proposta, anche di fronte a un’offerta indecente. I bianconeri hanno già infatti incassato a sufficienza dalla Champions per potersi permettere un mercato senza cessioni illustri. Dentro Pogba e fuori Higuain, ma erano altri tempi. Oggi la Juve ha più forza sul mercato e senza una richiesta esplicita da parte di Bonucci e Alex Sandro, nessuno verrà ceduto. Tatticamente sarebbero anche difficili da rimpiazzare. Probabilmente sul mercato non c’è nessun sostituto all’altezza dei due big bianconeri. Sandro sarebbe praticamente insostituibile e la Juve dovrebbe accontentarsi di un ripiego. Bonucci stesso è un leader nato, trascinatore anche nel futuro prossimo. Può e deve crescere ancora, come il brasiliano. Sono un’autentica miniera per i bianconeri.

La credibilità europea

La permanenza di Bonucci e Alex Sandro rappresenterebbe un segnale fortissimo all’Europa che conta, dove anche la Juve ha un posto meritato. La finale di Cardiff ha dimostrato che i bianconeri hanno ancora qualcosa da sistemare prima di considerarsi ai livelli di Real e Bayern. E Bonucci e Sandro devono avere un ruolo cruciale nella crescita dei bianconeri. La loro cessione avrebbe agli occhi altrui una sorta di ridimensionamento in atto nella rosa. Se si vuole arrivare a Kiev più forti di prima, non c’è spazio per pensare ad una loro fuga. A meno che non si stanchino di Torino…

Christian Travaini

 

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