ESCLUSIVA SJ – Vaciago: “Stagione straordinaria, a Cardiff débacle inspiegabile. Bonucci non si muove, lui leader assoluto”

Grande firma di Tuttosport e grande conoscitore del mondo Juventus, Guido Vaciago è sicuramente uno dei maggiori esperti dell’ambiente bianconero. La redazione di SpazioJ.it lo ha contattato in esclusiva: da una stagione quasi perfetta ad un mercato pronto a decollare. Una chiacchierata a 360 gradi sul presente e sul futuro bianconero. Tutto lo staff di SpazioJ.it ci tiene a ringraziare Vaciago per la disponibilità e cortesia dimostrata.

Grazie per essere dei nostri. Innanzitutto, un giudizio generale sulla stagione bianconera: si può parlare di un’annata quasi perfetta?

“Grazie a voi. Quello che posso dirvi da giornalista è che la Juventus ha disputato una stagione straordinaria. Il mio è un giudizio lucido, da addetto ai lavori, lasciando da parte i dolori comprensibili che in questo momento un tifoso può provare. I bianconeri hanno trionfato e dominato totalmente in Italia. Non è facile ripetersi per sei anni consecutivi perchè il calcio italiano non è affatto di basso livello, anche se gli avversari sono scesi al ridicolo inventandosi di tutto pur di giustificare le proprie sconfitte. Il fatto che i giocatori siano riusciti a trovare motivazioni così forti per dominare per sei anni consecutivi è straordinario, i tifosi ne devono essere consapevoli perchè è un qualcosa di storico. E non mi sento di condanndare una stagione solo per una finale persa…”

A proposito di Cardiff. È stata una partita strana, a tratti inspiegabile: cosa pensi sia scattato nella testa dei giocatori, tanto da causare un crollo psicologico e tecnico? Cosa non ha funzionato nei meccanismo di Allegri?

“In realtà non ho trovato delle spiegazioni chiare per definire una simile sconfitta. OccVaciagoorrerrebbe fare un’analisi complessa, considerando una serie di fattori che hanno contribuito a una sconfitta tanto inattesa quanto dolorosa per i tifosi. Sicuramente qualcosa a livello psicologico non ha funzionato: è mancato il concetto di squadra e l’atteggiamento collettivo che ha caratterizzato gran parte della stagione. Con il nuovo modulo, eravamo abituati a vedere tutti collaborare ad entrambe le fasi; a Cardiff questo è mancato, soprattutto con Dybala e Higuain che hanno oggettivamente giocato una brutta partita. La Juve dopo il secondo gol di Casemiro è crollata su se stessa e non ha saputo reagire. Tra tutte le finali perse, credo che quella di Cardiff sia la più difficile da decifrare.”

Credi che alla luce del risultato di Cardiff, le strategie di mercato della Juventus possano cambiare?

“Non cambieranno assolutamente. La Juventus ha dimostrato di essere una società in grado di pianificare con estrema cura il mercato fin dai mesi di marzo e aprile. Solo una squadra disorganizzata potrebbe pensare di cambiare in corsa soltanto per una sconfitta. Di certo è che se prima di Cardiff alla Juve avevano dei dubbi sull’acquisto di campioni, ora non ne avranno più e saranno pronti a fare grandi investimenti.”

Sul mercato spazio agli esterni: obiettivi primari sembrerebbero essere Douglas Costa e Di Maria. Quale pensi sia la pista più realistica ad oggi?

“È difficile in questo momento parlare di mercato perchè l’attenzione mediatica è ancora bassa. Ad oggi quindi è difficile fare previsioni: ad oggi direi Douglas Costa per una questione anagrafica, ma non posso escludere un terzo nome ancora non uscito. In una stagione lunga come questa dove la Juventus arriva fino in fondo, la stampa è inevitabilmente concentrata più sulle vicende di calcio giocato che sul mercato vero e proprio. Nella testa di Marotta e Paratici tutto è già definito, ma i media ancora fanno fatica a riportarlo.”

Idee sottotraccia anche a centrocampo: Iniesta può essere un colpo alla Marotta?

A parametro zero assolutamente si. È una di quelle opportunità che confermerebbero la linea della Juventus sugli over 30: acquisire campioni già affermati e regalare loro una seconda giovinezza. Bisogna vedere però quale progetto ha in mente Valverde per lo stesso Iniesta, dato che può dare ancora tanto al Barcellona.”

Capitolo cessioni. Ci sarà qualche big sacrificato in questa sessione di mercato? Bonucci è da considerare in partenza, anche alla luce del piccolo screzio con Allegri?

“Non credo proprio che Bonucci possa essere ceduto quest’estate. Ho avuto rassicurazioni importanti da persone fidate molto vicine al giocatore e non posso fare altro che confermarle, anche a costo di essere smentito. Nessun pericolo dunque, nemmeno dopo l’episodio prima di Porto-Juventus con Allegri. Con il tecnico non c’è nessuno strascico; anzi, credo proprio che quella discussione abbia consolidato ulteriormente un rapporto già forte. Bonucci è un leader assoluto in campo e fuori, per lui c’è un progetto lungo e duraturo. Potrebbe addirittura arrivare a fare il capitano, anche se per questione anagrafica prima toccherebbe a Chiellini o Barzagli.”

Vale lo stesso per Alex Sandro o temi possa essere lui il sacrificato in partenza?

“Su Sandro posso dire di avere meno certezze in merito. Temo che il brasiliano possa essere sacrificato in caso di offerte importanti, soprattutto se dovesse chiedere la cessione. Sarebbe una decisione difficile da prendere anche perchè al momento non mi vengono in mente alternative valide. Se mi chiedi chi potrebbe andarsene tra Bonucci e Alex Sandro, ad oggi ti direi il secondo.”

Christian Travaini

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