Il presidente dell’Inter, Erick Thohir, ha rilasciato un’intervista esclusiva ai microfoni del Corriere dello Sport e ha parlato di tutto, dal mercato a Mancini, dalla società ai nuovi soci cinesi, con un diktat: sfidare il modello Juventus.
GAP CON LA JUVE – “Onestamente dico che la Juve negli ultimi 6 anni è stata strutturata veramente bene, mentre l’Inter è in fase di costruzione. Lotteremo con la Juventus e nel calcio non si sa mai quello che può succedere. Di sicuro continueremo a spendere per i salari dei giocatori come gli altri top club della Serie A. Se potessimo raggiungere la Champions pagando i calciatori come le società medio- piccole sarebbe il massimo per me, ma so che non è possibile. Investiremo ancora per raggiungere i nostri obiettivi”.
L’ULTIMA STAGIONE – “Siamo molto fieri di quello che abbiamo fatto nel 2015-16. Consideriamo questi ultimi due anni come un periodo di transizione, ma nell’ultimo campionato il numero dei punti conquistati è salito e siamo tornati in Europa League. Non è stata una stagione perfetta perché abbiamo mancato la qualificazione alla Champions a causa dei troppi alti e bassi avuti a gennaio e febbraio, ma il calcio è questo e bisogna accettarlo. Ci riproveremo nel 2016-17, potete starne certi. In questo sport devi lottare sempre, inserire buoni giocatori per competere e rinforzare la squadra. Lo abbiamo fatto la scorsa estate e lo faremo anche nella prossima”.



MERCATO – “I problemi però non si risolvono solo comprando. Un anno fa abbiamo messo sotto contratto 11 nuovi calciatori cambiando 8-9 elementi della formazione titolare, ma adesso questa cosa non si ripeterà perché l’undici base ha un suo cuore e una sua struttura. Magari ci saranno 2-3 innesti, ma non 7. Tutti nella società, da Roberto Mancini in poi, sanno che per costruire una formazione competitiva servono 2-3 anni. Stiamo facendo un buon lavoro”.
POSSIBILITÀ ECONOMICHE – “Tra essere in Champions League e in Europa League c’è differenza a livello economico.
Attualmente abbiamo un monte ingaggi di circa 80 milioni e credo che rimarrà questo anche nella prossima stagione. Con il Fair Play Finanziario e l’accordo che abbiamo firmato con la Uefa siamo obbligati a rispettare certi parametri. Potremmo scorarli ma succederebbe che se anche arrivassimo secondi in classifica non giocheremmo né la Champions, né l’Europa League e questo noi non lo vogliamo. Sarà necessario sia arrivare a un equilibrio tra acquisti e cessioni, sia realizzare 50 milioni di plusvalenze nel corso del prossimo esercizio. Questo non vuol dire che la prossima estate venderemo tutti, anzi. Non venderemo 6 dei nostri titolari, al massimo 2 o 3, ma non certo Perisic, Icardi o Miranda. Vogliamo arrivare in Champions League, ma se sarà Europa League non sarà un dramma”.