L’ex Juve Michele Paolucci: “Le cose non sono andate come speravo, ma fa parte del calcio”. E un record particolare…

Il 16 gennaio 2010 fa il suo ritorno alla Juve dal Siena, dopo ottime annate nelle giovanili bianconere, Michele Paolucci, questa volta per giocare in prima squadra, complici i molteplici infortuni che causarono una situazione di totale emergenza nel reparto offensivo della Vecchia Signora.

Un passato tra Ascoli, Catania, SienaPalermo, Vicenza, Latina e soprattutto dunque una parentesi di sei mesi alla Juventus, un presente al Petrolul Ploiești e un futuro chissà dove. E’ sempre stato un bomber con la valigia in mano Michele Paolucci, che ha vissuto intensamente ogni sua avventura, lasciando il segno e facendo soprattutto la cosa che gli riesce meglio: gonfiare la rete. Ecco le dichiarazioni dell’ex attaccante biVERONA, ITALY - JANUARY 17: Michele Paolucci of Juventus in action during the Serie A match between Chievo and Juventus at Stadio Marc'Antonio Bentegodi on January 17, 2010 in Verona, Italy. (Photo by Roberto Serra/Getty Images)anconero rilasciate in esclusiva ai colleghi di StopandGoal, sul suo passato alla Juventus.

La Juventus? Non ho rimpianti, anzi è stata una grande soddisfazione indossare quella maglia. Non sono arrivato nel momento migliore della storia della Juve, soprattutto per un giovane, ma è capitata l’occasione e nessuno l’avrebbe mai rifiutata: ho avuto l’opportunità di conoscere grandi campioni e grandi uomini. Le cose non sono andate come speravo, ma fa parte del calcio. Non rinnego l’esperienza che ho fatto, anzi è stata bellissima e sono contento per la possibilità che mi è stata data“.

Io miglior marcatore delle giovanili della Juve? Sono passati tanti anni da allora, non so se questa statistica è ancora valida. E’ un ricordo legato ad anni bellissimi della mia adolescenza e dei miei primi passi da calciatore. Non sono solo i numeri a rendermi orgoglioso, ma tutto ciò che ho vissuto e tutto quello che c’era dietro. Sogni e obiettivi? Ho ancora tanta passione per questo gioco, ho la fortuna di poter far le mie scelte in serenità e senza guardare il lato economico. Questa è una cosa veramente importante. Voglio giocare, segnare e divertirmi ancora per 4/5 anni”.

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