Bologna-Juve, le pagelle dei bianconeri: Pogba da gala, ma non basta…

Il treno bianconero si ferma, dopo quindici fermate: a Bologna la strada è sbarrata, per merito degli uomini di Donadoni. Partita difficile sin da subito, messa in salita dai padroni di casa, che la affrontano con il giusto piglio. Ma ecco le pagelle della Juventus.

BUFFON, 6 – Un solo tiro in porta, che neanche lo mette in difficoltà. C’è poco lavoro per lui, come spesso capita. L’importante sarà farsi trovare pronto quando servirà. E Gigi, in questo senso, è una garanzia.

LICHTSTEINER, 6.5 – Partita ordinata in difesa, ma senza disdegnare l’impegno offensivo. Purtroppo nessuno riesce a raccogliere i suoi inviti, però l’impegno di Litch è da premiare. Motorino instancabile, come sempre.

BONUCCI, 6 – Non è la sua serata migliore, anche se difensivamente sbaglia praticamente niente. È in fase d’impostazione che, da uno come lui, ci si poteva aspettare qualcosa in più.

BARZAGLI, 6.5 – Rischiamo di essere ripetitivi, ma Barzagli è la solidità fatta persona. Non passa niente dalle sue parti e dà sempre quella sicurezza che solo i grandi riescono a trasmettere. E lui lo è, senza dubbio.

EVRA, 6 – Chiamato agli straordinari, per via dell’assenza di Alex Sandro, risponde presente. È preciso in difesa, ma non punge in avanti e sarebbe servito.

STURARO, 6 – È un guerriero, lo dimostra ogni volta che scende in campo. E suda la maglia, sempre. Corre, aggredisce, recupera: è uno di quelli che un allenatore vorrebbe con sé in ogni squadra.

MARCHISIO, 6.5 – Serviva manovrare, pure tanto, per abbattere le mura bolognesi. Che si sono mostrate solide, ma il regista bianconero le sue frecce l’ha lanciate. È soprattutto merito dei padroni di casa se l’ottima prova del numero otto s’è rivelata vana.

POGBA, 7 – Paul è in grande serata, sia dal punto di vista atletico che tecnico. Si fa sentire in difesa, eccome, ma in avanti dà libero sfogo al suo estro: quel tiro sul cross di Lichtsteiner è d’alta scuola. Difficilissimo, ma purtroppo s’è spento sul fondo. È questo l’atteggiamento giusto: chissà che il gol non arrivi martedì…

PEREYRA, 5.5 – Rientra dall’infortunio e, come detto da Allegri, non ha ancora la condizione giusta. Quella tornerà col tempo, ma qualche spunto interessante c’è. Così come la fiducia che l’argentino sarà prezioso, nel continuo della stagione bianconera. (CUADRADO, 6 – Servivano i suoi dribbling, che arrivano puntuali. Ma non riescono ad abbattere la resistenza degli avversari. I suoi affondi non si traducono in niente di particolarmente pericoloso)

ZAZA, 5 – L’eroe dello Stadium, che ha regalato il primato alla Signora, s’insabbia nella retroguardia bolognese. Che è precisa, ordinata, compatta. Zaza ne soffre: gli manca lo spazio per far male e non riesce neanche ad aggredire, come suo solito. (DYBALA, sv – Entra, ma può fare poco. Il Bologna è messo bene in campo ed era difficile fare di più negli ultimi minuti)

MORATA, 5.5 – Lo spagnolo era tornato al gol, ma ora deve trovare continuità. Non era questa l’occasione, evidentemente, visto che s’è trovato a essere sacrificato sulla fascia. Ma il suo spirito è da premiare.

ALLEGRI, 6 – Lo sapeva, Max: il Bologna era un osso duro e, allora, occhio a pensare troppo al Bayern. Comprensibile la scelta di far riposare Dybala, ma Zaza e Morata non riescono a far male. E Pereyra, che torna da trequartista, non è ancora al top. Logico anche l’ingresso di Cuadrado, che però impatta sul muro felsineo. Complimenti a Donadoni.

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