Claudio nonostante tutto sei sempre la Juventus

Sono passati quasi due anni da quel maledetto Juventus Palermo del 16 aprile del 2016. Eppure da quella domenica, che doveva essere di festa, vista la vittoria che si stava consumando al fu Juventus Stadium, quel ragazzo non si è più del tutto ripreso. Quel ragazzo vestiva, e veste ancora, la casacca bianconera con il numero 8 e si chiama Claudio Marchisio.

LUI È LA JUVENTUS

Marchisio, dopo quell’infortunio, é passato dall’essere uno dei punti cardini della sua Juve, all’essere una, seppur d’élite, riserva. Nonostante tutto questo però Marchisio rimarrà sempre il principino bianconero, un giocatore capace di ricevere una standing ovation anche dopo una partita non eccezionale, poiché lui trasuda, sanguina, respira bianconero. Marchisio rappresenta la Juventinitá meglio di chiunque altro. É un giocatore che grazie alla sua classe sprigiona bellezza, pura e semplice bellezza. Una caratteristica poco riscontrata nel mondo del calcio che solo lui, e pochi altri, riescono a trasmettere ai tifosi della sua squadra e non.

UN GIOCATORE INTROVABILE

Non avrà il cervello nei piedi come Pjanic, non avrà i polmoni di Matuidi, non avrà la rocciositá di Khedira ma uno come Marchisio é introvabile. Un giocatore capace di giocate, appunto, bellissime come quella contro l’Inter nell’ormai lontano 2009. Uno stupendo controllo, prima di destro poi di sinistro, poi un delizioso sgavetto per battere un Julio Cesar insuperabile. Oppure il gol contro gli altri bianconeri d’Italia, l’udinese, dove, dopo un tiro ribattuto di Del Piero, Claudio segna con il gesto tecnico più bello, più difficile, più iconico del calcio: la rovesciata.

CLAUDIO FAI COME ROGER…

Sono ormai lontani quei giorni in cui Claudio ci stupiva con queste giocate, un po’ perché i vari moduli di Allegri hanno “tarpato” le ali del principino costringendolo molto spesso a tradire il suo essere mezz’ala in favore di un ruolo da regista. Un po’ anche a causa dei diversi infortuni che, come già detto, lo tormentano da quel bruttissimo 16 aprile 2016. Ma se lo sport ci insegna qualcosa è che mai bisogna mollare. Vedere Roger Federer il quale nel 2016, sdraiato sul verde del centrale di Wimbledon battuto dal nuovo che avanza Raonic dopo una stagione travagliata da un brutto infortunio ci insegna molto. Sembrava finito… e invece ha scritto di nuovo la storia. La sua storia è quella del suo sport. Claudio, ora aspettiamo tutti te…

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